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5 GRADI DI MUTAMENTO (terza puntata): “Le emozioni”

Ed eccoci ad un nuovo passo nel lungo viaggio attraverso il mondo dei 5 gradi di mutamento

In questo articolo voglio fornirti un’infarinatura sulle emozioni collegate ai 5 elementi, in modo da permetterti di estrarre dei primi concetti UTILI a decifrare gli aspetti umani attraverso questa inestimabile chiave di lettura…

Ricordati che in rete esistono varie speculazioni linguistiche dietro all’uso delle parole, questo potrebbe far emergere delle incomprensioni che, tuttavia, sono trascendibili con un semplice sforzo:

Cercare di focalizzarsi sui concetti di cui le parole si “dovrebbero” fare portatrici…

ELEMENTI ed EMOZIONI…

Prima di partire con ogni singolo movimento, è necessaria una breve premessa:

Le emozioni in gioco nelle sfera umana, non sono SOLO 5… diciamo che, per comodità associativa, prendiamo in considerazione solo le 5 principali che fanno da capostipite famigliare per altre emozioni…  OK?

Ti chiedo di usarmi la cortesia di tener presente il GRANDE SFORZO che sto mettendo in atto, nel tentativo di semplificare e ridurre i concetti all’osso, di argomenti che meriterebbero LIBRI INTERI per essere discussi in modo sostanzialmente esaustivo.

Evita quindi l’aspettativa di trovare in queste poche righe TUTTO CIO’ che è collegabile all’argomento…

In tal senso varrebbe la pena approfondire, ad esempio, il concetto di “energia in equilibrio” ( armonia ancora meglio!) o in disarmonia…

Magari ne parleremo in successivi articoli, o nei commenti a piè pagina…

Se nutri interessi in tal senso, scrivimi che provvederò alla prima occasione utile 😉

Considera questi articoli, come dei “piccoli passi”, dei tasselli di un puzzle che, man mano che si prosegue, renderanno l’immagine di fondo sempre più chiara e dettagliata… 😉

Elemento ACQUA: PAURA

Una delle paure più diffuse e riconosciute a livello planetario, è quella legata al “NON CONOSCIUTO”… l’IGNOTO…

Anche se personalmente “preferisco manipolare la mia percezione” appiccicandoci una certa curiosità, riconosco nella PAURA un qualcosa di atavico.

Ricordo con una certa chiarezza il fascino che subii in passato quando assistetti ad un primo dibattito sull’istinto di sopravvivenza…

Mentre da un lato se ne parlava come paura di morire, l’altra fazione lo osannava come la necessità di rimanere in vita!

Entrambi i concetti gravitavano attorno al concetto di PAURA, ma mentre il primo “tendeva a bloccare l’azione”, il secondo rappresentava l’innesco di un’azione!

Quando approdai allo studio dei 5 gradi di mutamento, quel ricordo generò una singolare RISONANZA CONCETTUALE che mi permise di non inciampare in una visione statica o a compartimenti stagni!

L’idea che più rappresentava questo sposalizio, era il movimento quiescente di un’energia potenziale fluttuante… “pronta a mettersi in azione”.

Un pensiero che mi aveva riportato agli esempi scolastici delle “dighe e delle centrali idroelettriche”…

…la differenza tra ENERGIA POTENZIALE e CINETICA legate all’acqua, rispettivamente nella fase di CONTENIMENTO prima della diga, e ciò che attraverso il movimento di una turbina iniziava a trasparire durante la discesa a valle!

Esiste anche un simpatico cartone animato (Asterix e i Vichinghi) in cui la paura viene chiamata FIFA e descritta come una funzione che serve ad innescare il CORAGGIO (elemento LEGNO, fatalità…!)

Puoi concettualmente trovare un’infinità di esempi pratici che dimostrano questo… episodi che vanno dal “cane impaurito che diventa aggressivo” (movimento LEGNO), alla madre che impaurita fa emergere una forza incomprensibile per salvare il proprio piccolo…

Nello schema dei 5 gradi di mutamento, ricordati che l’elemento ACQUA è nutrito dall’elemento METALLO, nutre a sua volta l’elemento LEGNO, inibisce l’elemento FUOCO, ed è inibito dall’elemento TERRA.

Per il momento, ricordati solo di queste “interazioni” (che puoi vedere nel primo di questi articoli) e prova ad osservarti intorno nel tentativo di scorgere quel tipo di “logica” in chiave emotiva…

Ad esempio:

La “fermezza del metallo”, nutre la paura ed il suo potenziale…

L’empatia dell’elemento terra è in grado di inibire e contenere la paura…

La paura stessa genera coraggio/rabbia…

La paura in eccesso, inibisce la capacità di provare gioia…

Etc, etc…

Elemento LEGNO (o ALBERO): LA RABBIA

Riguardo questo tipo di emozione, c’ho scritto anni fa un ARTICOLO INTERO (che puoi trovare cliccando QUI)

In quel contesto, muovevo una forte critica nei confronti di tutti quei CIALTRONI che banalmente DEMONIZZANO quest’emozione, senza capirci nulla, e per inciso: dimostrando tutta la loro inezia nel momento in cui, paradossalmente, ne parlano FILOSOFEGGIANDO l’ORIENTALESE dei SUBUMANI.

A dimostrazione della coerenza insita nella VERITA’, come allora è oggi!

Nonostante le infine brecce operate da RAGIONAMENTI scaturiti da conversazioni e discussioni varie sull’argomento, alla fine c’è sempre stato un SE, un MA, un FORSE, un PERO’ o un NO che hanno fornito la prova tangibile di un arroganza di fondo (che fatalmente rappresenta il SETTIMO LIVELLO DI MALATTIA su 7, in vari trattati di medicina tradizionale orientale…!)

LA RABBIA è, al pari di tutte le altre emozioni, qualcosa di per se NEUTRO!

Se non hai ancora letto l’articolo che ti ho linkato ad inizio paragrafo, ti suggerisco di FARLO ORA!  … in modo tale da assicurarci di essere sulla “stessa frequenza” e di poter così comunicare in modo efficace!

NON ESISTE UN’EMOZIONE NEGATIVA o POSITIVA!!!!!!!!

Esistono, casomai, dei CONTESTI che rendono un’emozione “poco o estremamente proficua in riferimento a risultati che si vogliono ottenere”!

Se proprio vogliamo “trovare” qualcosa di negativo, lo dobbiamo cercare in un’interruzione, blocco o resistenza al fluire di queste emozioni!

PER CUI, è più negativo innescare uno di questi 3 ostacoli psicologici associati ad una certa emozione, che l’emozione in se!

LA RABBIA rappresenta l’emozione associata all’elemento LEGNO…

Un’energia che “spinge” verso l’alto, tendenzialmente “diretta” (motivo per cui viene spesso erroneamente associata all’aggressività), connessa all’impulso ad agire, all’intraprendenza, al coraggio…

Un curiosità nei detti provenienti dal passato:

IL FEGATO è l’organo collegato all’elemento LEGNO…

Mai sentito dire “si rode il fegato dalla rabbia”?

…oppure “ha proprio un bel fegato” alludendo al coraggio?

Se anche qui vai a prendere in considerazione lo SCHEMA INIZIALE dei 5 gradi di mutamento, puoi vedere come l’elemento ACQUA nutra il LEGNO, come il FUOCO sia nutrito dallo stesso LEGNO, come la TERRA ne sia inibita, e come il METALLO sia in grado di inibire lo stesso LEGNO.

Metaforicamente, l’ALBERO è nutrito dall’ACQUA… il LEGNO nutre il FUOCO che arde… inibisce la TERRA fendendola (pensa ai primi aratri)… ma viene “divelto dal METALLO della scure”…

Inizi a “scorgere” le interazioni?

In ambito emotivo:

LA PAURA (acqua) sortisce un effetto pompa sulla rabbia…

…che a sua volta pompa “il prender fuoco” (che rischia di DISPERDERE UN SACCO DI ENERGIE)… ecco il “monito orientale” a riflettere bene sul “lato oscuro” della rabbia!!!!

ESSA METTE IN MOVIMENTO un sacco di energia che viene poi AMPLIFICATA IN TUTTE LE ENERGIE DALL’ELEMENTO FUOCO…

Se non si è in grado di disciplinare quest’espressione, si finisce per DISPERDERE…   in altre parole ci si “scarica prima”…!

Se l’ACQUA rappresenta le BATTERIE del corpo umano, (ed i RENI a cui è associata, per certi versi LO SONO VERAMENTE!), IL LEGNO è una RICHIESTA DI ENERGIA che, se non controllata, ben presto finirà per esaurirle!

Ma bada, questo concetto VALE “PER OGNI ELEMENTO” rispetto al “proprio figlio”!  (troppa acqua “svuota il metallo”; troppo legno “svuota l’acqua”; troppo fuoco “svuota il legno”… e così via…)

Ecco quindi che, sul piano umano, attraverso lo schema dei 5 gradi di mutamento, è possibile “lavorare sulla rabbia” attraverso VARIE VIE:

  • rinforzando il METALLO
  • impoverendo L’ACQUA
  • accentuando il FUOCO
  • ammorbidendo la TERRA

In via metaforica, sostituisci all’elemento l’EMOZIONE corrispondente e qualche spunto dovrebbe emergere… su ciò che NEL PRATICO potrebbe rivelarsi utile o meno!

Cercare di “mettere paura ad un RABBIOSO”, NON RAPPRESENTA UNA GRAN GENIALATA, ad esempio! 😉

Elemento FUOCO: La GIOIA

Prima di cascare in un facile misunderstanding… CHI STA SCRIVENDO ha una forte connotazione ancestrale legata a questo tipo di elemento.

Uno degli errori da EVITARE è quello, come premettevo ad inizio articolo, di decifrare ed associare le emozioni a qualcosa di POSITIVO o NEGATIVO!

Per esempio:

La tipica cagata apocalittica più speculata dell’aria che respiriamo, è quella di considerare la GIOIA un’emozione POSITIVA, e la PAURA come NEGATIVA senza “uno straccio di contesto”!

Prima di tutto NESSUNA DELLE DUE E’ SOMMAMENTE POSITIVA O NEGATIVA, lo ripeto!

Esistono delle “espressioni” più o meno positive o negative, in funzione del contesto.

In altre parole, se vedi uno PERENNEMENTE GIOIOSO anche quando tutto va di merda, una domandina “dovresti portela”!!!

Ci sono in giro un sacco di DROGATI DI POSITIVITA’ dotati di una mente talmente evoluta da RICOPRIRE DI CIOCCOLATA ANCHE LA MERDA!!!

Poi mettono in bocca, mordono, e l’unica cosa che possono IMPARARE, è DEGLUTIRE SENZA MASTICARE E SENZA GODERE PIU’ DEI SAPORI!!!!

Ti basta come metafora? 😉

Precedentemente ho accennato ad uno stato di “armonia” o meno relativa all’elemento…

Diciamo grossolanamente, che rispetto all’elemento FUOCO, la GIOIA è la versione dell’emozione “armoniosa”, mentre l’AMAREZZA è quella antagonista.

Ricordati che LA SALUTE (anche emotiva) è legata al LIBERO FLUIRE, alla libera TRASFORMAZIONE o MUTAMENTO delle varie fasi…

Tenere SEMPRE POMPATO per partito preso l’elemento FUOCO, finisce per innescare una disarmonia su tutti gli altri elementi (al pari di quello che succede con ognuno di loro)!

Troppo FUOCO (costantemente) inibisce TROPPO il METALLO, che a sua volta “non è più in grado di “nutrire” l’ACQUA… e pompa l’elemento TERRA, che per giunta INIBISCE a dismisura sempre l’elemento ACQUA… che a sua volta “non risulta più capace di INIBIRE E REGOLARE lo stesso FUOCO”!!!!

Capisci il motivo per cui è NELL’ARMONIA DELLE INTERAZIONI TRA I FARI ELEMENTI che va ricercato il concetto generale di SALUTE?!?!? 😉

Elemento TERRA: EMPATIA

Questo punto ha sempre rappresentato, fin dagli albori dei miei studi, un argomento di discussione e talvolta di scontro.

Con una certa ignoranza di fondo (che fatico a vedere come “bonaria” dal momento che era da parte di INSEGNANTI), il punto di attrito è sempre emerso nel momento in cui  mi accorgevo dell’incongruenza tra il concetto espresso e la parola usata.

Molto spesso (anzi , quasi sempre!), ci si imbatte in tabelle o lezioni in cui si assume un significato identico tra le parole EMPATIA e COMPASSIONE!

Senza inoltrarci nei meandri dell’etimologia, esiste una sostanziale differenza tra le capacità di una madre di surrogare il legame del cordone ombelicale con il feto attraverso una risonanza emotiva CHE LE PERMETTE DI COMPRENDERE COSA ACCADE IN SUO FIGLIO APPENA NATO… 

…e l’aggiungere PATHOS a qualcosa con cui si entra in contatto, percependolo in termini di disagio!

Spesso infatti, la tipica dinamica “del compassionevole”, si manifesta nel tentativo (a volte smodato) di eliminare il problema in chi si osserva, per “togliersi di dosso” il proprio con il valore aggiunto”!

Aggiungici anche che la capacità di empatizzare non si manifesta esclusivamente “in relazione alla compassione”, ma anche ad altre emozioni come gioia, tristezza, paura e rabbia…

Si tratta di una sorta di “connessione eterea” per risonanza… hai presente i “diapason” usati per tarare le chitarre?   Ecco!

Se vuoi, nel momento in cui più che empatia esce costantemente compassione, sento personalmente “puzza di disarmonia”!

Qualcosa che a livello psicologico “falsa le percezioni” e genera un “diverso equilibrio in tal senso”… ma SEMPRE non ARMONIZZABILE.

La compassione è inoltre un tipo di “emozione” coinvolta nel CONTROLLO (che tra l’altro è la parola, buttacaso, più legata all’elemento TERRA)…

C’ho scritto giusto qualche settimana fa un articolo (che puoi trovare QUI), parlando di “preoccupazione”…

L’empatia è l’emozione più adatta a sedare (inibire) la paura (secondo lo schema dei 5 gradi di mutamento, ma ti invito a verificare personalmente la cosa!)… TERRA inibisce l’ACQUA… come gli argini di un fiume… ^_^

E’ anche l’emozione IDEALE della madre CHE NUTRE la capacità di concretizzare i risultati (METALLO).

Quando in equilibrio, per riprendere il cenno di poc’anzi, permette una buona centratura di se… CHE INVECE SI RIVELA TOTALMENTE DECENTRATA QUANDO “PER COMPASSIONE” METTO AL CENTRO GLI ALTRI!

(attenzione al senso di colpa! …ma per ora prendi nota del punto e casomai “chiedi” attraverso il modulo di contatto)

La gioia dell’elemento FUOCO nutre l’EMPATIA della TERRA, mentre la rabbia (LEGNO) la inibisce.

Arrabbiarsi troppo, “rischia di togliere una buona centratura su di se”… soprattutto se, oltre a farlo TROPPO, lo si fa anche “per niente”!!!

Ps. (ne riparleremo in un’altra puntata), come il FEGATO è l’organo associato all’elemento LEGNO, lo STOMACO (e la Milza-pancreas) lo è per l’elemento TERRA.

Arrabbiarsi troppo (e per niente) sfocia di solito in “fastidi allo stomaco” (casualmente).

Elemento METALLO: TRISTEZZA

La difficoltà in cui s’imbatte l’occidentale medio affrontando e cercando di decifrare questi passaggi, è di solito derivante da “pregiudizi”… ovvero “giudizi in anticipo” legati a credenze e convinzioni varie.

Se in più si viaggia di “dicotomie” (ad esempio GIUSTO/SBAGLIATO, positivo/negativo) il casino è assicurato.

La tristezza è POSITIVA o NEGATIVA?

Quando ho seguito la prima lezione sull’argomento, questo tipo di quesito ha innescato in me una ricerca di tutte le varie parole e situazioni collegate alla parola tristezza.

La stagione dell’anno che più è accostabile a questo elemento, è l’autunno…

Le foglie che ingialliscono e cadono dagli alberi… le passeggiate in semi solitudine su spiagge vuote che solo qualche settimana prima brulicavano di gente…

Tristezza?

Probabilmente SI… ma potevo definirla un’emozione NEGATIVA?

NO DI CERTO!

Così inizia a riflettere… sul ritmo “rallentante” di questa fase, pensando agli anziani e TUTTO CIO’ CHE TESTIMONIAVA LA FASE “PRE-FINALE DI UN CICLO”.

Un po’ come se andando in vacanza (una volta ho fatto 3 mesi a zonzo per l’oriente con un amico che pensava proprio così!), si pensasse costantemente a quanto mancava alla fine sempre piu’ vicina!!!! 

Ricordo di averci messo un secondo a “ridimensionare quello strano punto di vista”:

Primo: avere pensieri del genere durante una vacanza di 3 mesi è DA FOLLI!

Secondo: quando una vacanza FINISCE significa anche CHE L’HAI VISSUTA!

Terzo: visto che “vivi oggi”, la smetti di pensare a domani?!?!

Non è più riuscito ad intavolare gli stessi discorsi di prima per tutti i mesi restanti! (ALMENO NON CON ME!)

A volte ho osservato “persone con un’accentuata impronta metallo” (questo si può leggere, ma te ne parlerò più avanti!), prodigarsi in veri e propri viaggi nel futuro alla ricerca di “tristezza”, per poi TORNARE NEL PRESENTE e recuperare una relativa visione positiva della vita!

Per alcuni, penso sia una sorta di “sovrastruttura psicoemotiva” che sviluppano per sublimare quest’impronta TRISTE dell’esistenza, di cui si servono anche per “dare maggior enfasi a sensazioni che ritengono più positive” tornando nel presente…

Hai presenta la “sensazione di liberazione” che si prova a volte dopo aver trattenuto per ore una pisciata?!??!?!   ECCO!  Ci siamo capiti! 😉

Ma questa è solamente una “mia personale deduzione” scaturita dall’osservarli.

Come per le altre emozioni, RESTARE TROPPO e A LUNGO (bloccare l’emozione) in questo stato emotivo è IL VERO PROBLEMA…

Non certo se a fronte di eventi o momenti poco piacevoli, si prova della LEGITTIMA TRISTEZZA!

Occhio quindi “alle etichette”, durante le fasi educative, associare NEGATIVITA’ a quest’emozione (come capita anche per rabbia e paura!) crea le condizioni per BLOCCARLA!

Il blocco produce ACCUMULI, DISARMONIE e PATOLOGIE A VARI LIVELLI!

Anche la tristezza ha la sua ragion d’essere, e semplicemente va gestita (come le altre emozioni) e lasciata libera di manifestarsi.

Iniziare a prendere coscienza che “la compassione” la pompa (terra su metallo), la gioia la inibisce (fuoco su metallo), ed essa stessa è in grado di inibire “la rabbia” (metallo su legno) è un passo già “oltre” la tendenza media.

Non di meno, ricorda che il metallo “nutre l’acqua”… rimanere fermi per “accumulare potenziale” per l’inizio di un nuovo ciclo, puo’ essere qualcosa di buono, ma anche no!

Sul piano emotivo la tristezza “nutre” la paura… che a sua volta, se lasciata LIBERA DI FLUIRE, innescherà di nuovo la PULSIONE del LEGNO, ed un nuovo ciclo prenderà forma.

Conclusioni…

Se hai domande in merito a spunti che le righe qui sopra possono averti stimolato, ricordati di utilizzare il form per i commenti qui sotto, e ti risponderò con piacere alla prima occasione.

Ti ricordo nuovamente la fondamentale importanza di non considerare questo tipo di informazioni “a compartimenti stagni”!

La visione d’insieme attraverso cui poter interpretare le varie interazioni tra i 5 gradi di mutamento, è qualcosa che non deve MAI essere accantonata.

Tutto è movimento… e le emozioni non fanno eccezione!

Meglio quindi, imparare le tecniche più efficaci a “gestirle” (più che controllarle) evitando di esercitare il VANO TENTATIVO di controllarne L’ESISTENZA E MENO!

OGNI EMOZIONE HA IL SUO POSTO, ed è sufficiente “lasciarle libere di fluire” per fare in modo che diano atto alle trasformazioni che ogni ciclo naturale implica.

Vero è che, specie in occidente, siamo diventati oltremodo abili nel mettere i bastoni tra le ruote a questo “naturale fluire”.

Per noi quindi, è buona cosa acquisire abilità in modo da “correggere” questi bug del software culturale di cui siamo pervasi.

Più ne abbiamo, più è facile recuperare “funzionalità” e sviluppare una sana EFFICIENZA psicoemotiva.

Qualcosa che, a differenza dell’orientale medio, non possiamo permetterci di trascurare.

Buona riflessione

   – Zaijian –

Sergio Simoncelli Insegnante Gong Fu

Sergio

2 risposte su “5 GRADI DI MUTAMENTO (terza puntata): “Le emozioni””

Ciao Sergio!
Ho letto l’articolo e mi sono sorte alcune domande in merito:
1) non ho ben compreso l’empatia. Riesci a farmi esempi di tutti i giorni in cui si verifica questo emozione stile madre figlio? E in che modo un’ eccessiva empatia o un’empatia che non sfocia nella tristezza diventa nociva?
2) Una volta presa consapevolezza del ciclo come ci si deve comportare se per esempio ci si ritrova stagnanti in una di queste emozioni? Ad esempio se mi trovo in un momento in cui provo un’enorme paura dovrei automanipolarmi per trasformarla in rabbia o cercare di inibirla con l’empatia?
3) Qual è il rapporto tra gli elementi personali e questo ciclo emotivo? Nel senso, a parità di situazione, ad esempio un momento di paura, tra me che sono totalmente metallo e un altro prevalentemente fuoco cambierà solo la facilità o meno nel superare la paura o cambierà anche l’iter per superarla?
4) La parte degli organi collegati alle emozioni è commutativa? Nel senso che se io ho un qualche problema a uno di questi organi avrà ripercussioni sulla rispettiva emozione e se stagno troppo in una di esse avrò disagi al rispettivo organo?
Rileggendo le domande noto che c’è materiale per interi libri quindi vedi tu fino a che punto vuoi andare in profondità ahah e scusa per il papiro.
Grazie in anticipo!

Isborn… ora provo a “slegare la matassa” della tua domanda multipla, e vediamo se riusciamo a recuperare un po’ di chiarezza…! 😉

1) Empatia… prima di tutto non comprendo come tu possa aver “creato un ponte” tra l’emozione ed i giorni… TI PROMETTO che, appena avrò finito di risponderti, (se avrò ancora sufficienti energie 🙂 )scriverò un articolo sulle “domande con presupposto”…!!!!!

Prima di tutto “non è uno STILE” madre / figlio… è un tipo di emozione che permette alle madri (non tutte in realtà hanno sufficiente sensibilità per farlo) di “rimanere CONNESSE al proprio piccolo” anche dopo il parto… un surrogato metaforico del cordone ombelicale, e che permette alla madre sensibile di “sentire” quello che sente il neonato… di “risuonare” o “rimanere in sintonia” con ciò che accade nel figlio anche dopo la separazione fisiologica…

Se ho inteso bene la prima parte di questa prima domanda, un esempio potrebbe essere: “il piccolo sta male con il pancino, e la madre PROVA LA STESSA EMOZIONE”…

Nell’ultima parte di questa domanda, c’è un presupposto (pippa) che non capisco da dove tu l’abbia estratto: “l’empatia DEVE SFOCIARE in tristezza o diventa nociva”… O.o Da dove esce un tale assunto?!?!?!?! 😉

2) Mmmmm… conoscendoti, conosco anche il “Limbo” in cui ogni tanto ti infogno… 🙂 …prima di tutto:

– prendere consapevolezza tieni presente che non è qualcosa di “valore assoluto”… esistono molti “livelli” di consapevolezza, ed in base a quelli, il risultato dell’equazione che indaghi, potrebbe portare risultati diversi o quantomeno molte sfaccettature e particolari che potrebbero modificare l’esito finale delle conclusioni a cui vuoi arrivare…

– la tua domanda suona un po’ come: “presa coscienza che in cielo si è accumulata acqua sottoforma di nuvole, come mi devo comportare…? Far piovere?!?!?!?” O.o

Saper LEGGERE alcuni stati emotivi in chiave “5 elementi”, non determina certo una reale competenza nella “GESTIONE” degli stessi!!!!

Quindi, fermo restando che “in linea teorica” il tuo discorso potrebbe ANCHE avere senso, il punto è: SAI COME FUNZIONANO GLI STATI EMOTIVI? CONOSCI TECNICHE PER GESTIRLI? 😉

Ps.dato che le “trasformazioni nei vari gradi di mutamento sono AUTOMATICHE”, io magari indagherei a fondo COSA SIA che inchioda ad un dato stato emotivo…

Generalmente ci si trova SEMPRE qualche “bug psicologico”… 😉

3) Prima di tutto “non fare confusione con la CONOSCENZA MARGINALE che hai del KI delle 9 STELLE”… Il fatto che la vibrazione dell’energia che ti caratterizza sia metallo, NON E’ CHE TU “SEI” METALLO… NE’ TANTOMENO INTERAMENTE (o “solo”, come sembra trasparire da come scrivi)

Questa è un’altra domanda con “presupposti” che falsano la chiarezza logica che serve per comprendere… un po’ come se “UN UOMO DI COLORE, UN CINESE ED UN VERONESE DOVESSERO TIRAR SU 90 CHILI IN PANCA, E MI CHIEDESSI CHE DIFFERENZA C’E’ TRA IL SOLLEVAMENTO DI UNO O L’ALTRO”!!!! O.o

Tecnicamente, per “superare la paura, BISOGNA AFFRONTARLA” (innescare CORAGGIO, elemento LEGNO)…

…si può anche “rassicurare” per inibirla (EMPATIA, elemento TERRA)…

OPPURE “GIOCARE DI ENTRAMBE LE COSE”.

Chi ha “una buona energia terra” (in ARMONIA), troverà più facile agire attraverso l’empatia… ma questo non significa CHE NON PUO’ ESSERE CORAGGIOSO!

Entiendes?

Per cui, fermo restando che il KI DELLE 9 STELLE è “una delle variabili con cui leggere le caratteristiche di una persona” (e spesso neppure la più importante nella “SQUADRA DI FORZE CHE AGISCONO IN UNA PERSONA”), dovresti spingerti a ragionare in termini diversi…

Se si tratta di fare un “salto in lungo”, CHI E’ CHE ARRIVERA’ PIU’ LONTANO?!?! Quello con le gambe corte o quello con le gambe lunghe????

Se non sei precipitoso, la risposta “corretta” alla domanda, è: “CHI RIESCE AD EFFETTUARE IL LASTO PIU’ LUNGO”. PUNTO.

Se invece la domanda diviene: “chi avrà probabilmente un vantaggio in più per effettuare il salto più lungo”, in linea di massima potresti sostenere che sia “quello con le gambe lunghe”…

Fermo restando che andrebbero indagate anche altre variabili coinvolte nell’equazione… (ad esempio il tono e l’efficienza muscolare)

In conclusione a questo tuo terzo punto, ti lascio con un quesito: “ti risulta forse che TUTTE le persone affrontino gli ostacoli della vita sfruttando a pieno IL PROPRIO REALE POTENZIALE ed i PROPRI PUNTI DI FORZA”???

Perchè la maggior parte delle “persone comuni” che conosco, non lo fa…

Con quelli che fanno invece parte del mondo degli sport per professionisti, alla stessa domanda ti risponderei di SI! 😉

4) “TRADUCENDO IN DIGERIBILE” quello che hai scritto… SI!

Ma non si tratta di “commutazione”!!! Semplicemente di un legame, di una connessione tra i vari livelli…

Grossolanamente, come ho scritto, ad ogni elemento “corrisponde qualcosa sia sul piano emotivo, che psichico, che fisico”…

Ergo,per portarti un esempio: se “hai problemi di stomaco (organo)”, di solito si riscontra una disarmonia che coinvolge l’elemento TERRA, sia sul piano emotivo che quello psicologico.

In masticato: ad esempio un’empatia (o comunemente COMPASSIONE) non in armonia con il contesto reale, e “una difficoltà a DIGERIRE ALCUNE IDEE”

Un po’ più chiaro? 😉

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