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BENESSERE TAI JI QUAN

TAI JI … uno straordinario mezzo per affrontare con intelligenza uno stile di vita poco saggio…

Il TAI JI è uno strumento “straordinario”… non “la via” di un improbabile monaco taoista!

Tai ji

Se c’è una cosa che da oltre vent’anni risulta “poco comprensibile” di me dall’esterno, è l’apparente CONFLITTO che intercorre tra il mio stile di vita spesso “eccessivo”, ed il fatto che io pratichi ed insegni tai ji

Per certi versi, “sono la PROVA VIVENTE di quanto poco, dalle nostre parti, si sia capito di questa straordinaria disciplina orientale”…ovvero “la sua affinità con l’ARMONIA più che all’EQUILIBRIO”!

La mente mediamente “inchiodata” di chi cerca di rinchiudere la mia esistenza nelle sue convinzioni ha di default 2 tipi di bug:

  1. Proietta” attraverso supposizioni personali, dove sarebbe sufficiente CHIEDERE e per avere una chance in più di comprendere…
  2. Usa le informazioni che ottiene, “filtrandole in base a ciò che crede” invece di “comprenderle”!

“Casualmente” si tratta di una vera e propria struttura mentale consolidata e diffusasi a macchia d’olio nella gente comune.

Questa realtà impedisce de facto di carpire non solo il valore autentico di pratiche come il tai ji, ma anche di classificarne, con cognizione di causa, i tipi di benefici che derivano dal praticarlo!

La VERITA’ invisibile…

Ad esempio, tutte le persone che CREDONO al potere benefico del tai ji, è VERO che ottengono benefici, ma non ne COMPRENDONO nessuna delle reali ragioni!

Indipendentemente dal caso del sedentario che “iniziando a muovere il proprio corpo riattiva alcuni processi fisiologici“, o del bisognoso di calore umano che “interagendo con gli altri soddisfa il proprio bisogno di amore“!

Chi mediamente agisce in funzione di “ciò che crede”, attiva prima di tutto quel particolare effetto psicofisico che comunemente viene definito placebo.

Un tipo di effetto che nella dualità di ogni fenomeno esistente (come chi “pratica tai ji con cognizione di causa” dovrebbe saper bene!) ha un suo corrispondente MENO FAVOREVOLE: “IL NOCEBO“!

Agire solamente in “funzione del credere”, sebbene favorisca l’insorgenza di alcuni inconsapevoli effetti, espone anche a qualcosa che non solo conduce in una “zona fuori controllo”, ma rischia pure di non portare poi questi grandi benefici!

Sorvolando tuttavia su questo aspetto (e poi “il poco saggio sarei io”!), è altresì vero che “nella media”, I CONVINTI iniziano a modificare in modo sostanziale il proprio stile di vita…

Se modifichi il tuo stile di vita “togliendo alcune schifezze”, starai meglio ANCHE SENZA FARE TAI JI!

Tieni presente che il basso livello di consapevolezza dovuto “al molto credere”, non è che in realtà permetta a questi individui di innestare nel proprio stile di vita delle abitudini solide “migliori”, più che altro li spinge a “togliere” (temporaneamente) abitudini schifose!

Se mangiavano schifezze, è probabile che inizino a toglierle o limitarle dalla propria dieta…

Se vivevano stati emotivi schifosi a causa di un “certo focus mentale”, iniziando a distrarli con gioia e felicità insensate , riescono tuttavia a rasserenarsi e “dormire meglio”…

…ma semplicemente perchè smettono di “INTERCETTARE IL PROBLEMA”.

Strategia che funziona solo nel breve termine, e che purtroppo conduce ai medesimi epiloghi delle “mine antiuomo con i giocattoli sopra”!

Metaforicamente…

Un po’ come se, preso dall’ansia per il fastidio procurato dalla “spia di carenza dell’olio” s decidessi di “scollegare la lampadina” dal cruscotto della tua auto!!!

Siamo veramente certi che A CREARE SCOMPIGLIO DEBBA ESSERE LA “MIA MANCANZA DI SAGGEZZA”???!!!

EBBENE “LO AMMETTO”: io ed uno stile di vita saggio, siamo (almeno per ora) come due rette parallele… NON CI INCONTRIAMO MAI!

La differenza che tuttavia dovrebbe far riflettere, è che ho dalla mia una certa intelligenza a disposizione:

(Anche se FAR RIFLETTERE quelli che DANNO VALORE SOLO A CIO’ CHE CREDONO si rivela quasi sempre UNA MISSIONE IMPOSSIBILE, ci provo!)

Se mi si accende la spia dell’olio, apro il cofano, controllo il livello, e aggiungo quello che manca!!

Se non so COME FARLO, mi fermo “da un meccanico” e lo faccio fare a lui E PAGO!

Inquadra il “prezzo da pagare” per quello che vuoi, e ACCETTA DI PAGARLO!

Di solito, chi stacca “la lampadina delle spie”, lo fa prima di tutto perchè NON VUOLE PAGARE per RISOLVERE IL “SUO PROBLEMA”!

Ma dopo un apparente beneficio nel breve termine “vissuto come LA PROVA DELLA SUA FURBIZIA“, si ritrova a dover fronteggiare SEMPRE “il problema iniziale + gli interessi maturati con la propria convinzione di essere UN GENIO”!

Ed avrà sempre più bisogno del POTERE del suo “guru” o dell’ambiente di pratica, per alleviare il peso crescente del suo malessere!

(Ps.in questo modo prendono forma “le famigerate scuole setta“!)

E’ quindi nel medio e lungo termine che ARRIVANO LE RISPOSTE VERE!

E lo scopo “dichiarato di un insegnante”, dovrebbe essere quello di “guidarti in un miglioramento AUTONOMO”… non di metterti “un guinzaglio invisibile che LUI tiene in mano!”

Ma “cos’è” e “a cosa serve” fare Tai ji…

Ora permettimi di parlarti in digeribile e venire “direttalmente al nocciolo” da INSEGNANTE:

A meno che il tuo scopo non sia quello di “erudirti in storia della civiltà e cultura cinese”, iniziare a farti vomitare addosso date per mostrare la credibilità “di chi sa”, non è una gran strategia!

Per un potenziale “allievo”, il mostrare “quel tipo di interesse” non è che sia qualcosa di VERAMENTE UTILE A CAPIRE DI COSA SI TRATTA!

Per “quel tipo di informazioni”, esistono i libri o wikipedia, SONO GRATIS e A DISPOSIZIONE DI CHIUNQUE!

Sei d’accordo?

Assodato questo, quando vuoi capire COSA SIA IL TAI JI e PERCHE’ PRATICARLO, l’unica cosa fondamentale da comprendere per un neofita è che si tratta di una pratica “fisica” utilizzabile per favorire la SALUTE.

Quindi il “cosa” è: “pratica fisica”.

E il “a cosa serve” è: “prendersi cura della propria salute”.

Tutto il resto sono speculazioni “anche sensate“, ma che negli anni sono finite per “distorcere” il COME farlo invece di chiarire il COSA sia e “perchè farlo”!

EMOZIONI ed ENERGIA… “parla come mangi!”

Tirare in ballo la questione “emozionale” o quella “energetica”, ad esempio, è un chiaro sintomo di quanto sto dicendo!

Questo perchè si sta di fatto “esportando un concetto semplice ed alla portata di tutti”, collocandolo in nuce a contesti “insidiosi e alla portata (forse) del 2% tra acquirenti medi e NON REALMENTE ESPERTI”!

A meno che non si sia studiato “a sufficienza” una cultura “già ostica per la sua differenza rispetto a quella natale”, parlare di “energia vitale” genera sicuramente un certo tipo di fascino, ma getta anche le fondamenta per incomprensioni e distorsioni a volte STERILI, ma spesso anche “pericolose”!

IDEM per quanto riguarda il contesto “emotivo”, strumentalizzato nella banalità più totale, di assunti del tipo:“la rabbia è un’emozione NEGATIVA”!

Quando m’imbatto in questi “fuffari al limite del truffatore” (ma sufficientemente opportuniste da capire “i vantaggi di un simile gioco”!), mi si accappona la pelle come se fossi appena uscito dalla piscina ed avesse iniziato a soffiare la Bora a 10 gradi!!!!

Prima di tutto, un qualsiasi appassionato di “cultura/filosofia/medicina” orientale, DOVREBBE AVER COMPRESO che il concetto “POSITIVO o NEGATIVO” dipende esclusivamente DAL CONTESTO E DAL PARAMETRO DI GIUDIZIO CHE SI UTILIZZA!

Secondariamente, sostenere che “un’emozione” abbia una CONNOTAZIONE NEGATIVA significa “CREARE UN CONFLITTO A LIVELLO DI QUELL’ELEMENTO”… (specie nella visione orientale!)

Questo perchè “la mente umana rifugge il dolore“, e ciò che viene considerato NEGATIVO a livello cognitivo, viene associato PROPRIO A QUELLO!

Si inizia così a “negare l’espressione di questo tipo di emozione”, accumulandola!

“Cio’ che non esprimi, si imprime e ti opprime”.

Detto all’orientale, tale conflitto “impedisce o blocca il mutamento di quel movimento energetico”, e indovina un po’?

SI CREA NON SOLO UNO SQUILIBRIO, ma si generano “le fondamenta per lo sviluppo di una malattia”!

Se hai studiato almeno le basi di Medicina Tradizionale Cinese saprai che “ogni malattia deriva infatti da squilibri al sistema energetico, conseguenti “al blocco del fluire del “qi”.

Ergo, quel tipo di docente non solo SPARA CAGATE, ma in seno “al non aver capito un cazzo di quello che ha (forse) studiato”, laddove la loro “conoscenza” rappresenti un indizio di credibilità, questa si rivelerà UN DANNO in ogni “studente” che gli si affida!

UN ESEMPIO “DIGERIBILE”… ed il concetto di “ACCUMULO”.

Ti sembro un po’ troppo cattivo, vero?

Allora dimmi:

Cattivo chi “ti mette nelle condizioni di CAPIRE in DIGERIBILE” quello che puoi realmente ottenere dallo studio di una disciplina “così distante”?

…o chi “ti circuisce” e si approfitta della tua inesperienza e tendenza a mettere le mani al portafoglio in base a ciò che credi…?

Adesso “seguimi”…

Gli orientali hanno strutturato gran parte della loro “cultura” (E MEDICINA) sulla base di un’accurata osservazione e sulla conoscenza (che ne deriva) dei fenomeni di mutamento insiti nei cicli vitali della natura.

Ti basta cercare informazioni sui “5 gradi di mutamento” (o 5 elementi)…

La PRIMA COSA CHE DOVREBBE BALZARTI ALL’ATTENZIONE, è proprio “il movimento” rappresentato dalle interazioni tra i 5 gradi identificati.

(un po’ più complesso “digerirne quello in relazione alla 5 qualità di essenza”)

L’armonia di queste interazioni “universali”, è sostanzialmente assimilata “al concetto di SALUTE”.

Quando questo fluire viene impedito o “bloccato” si creano degli ACCUMULI in alcuni zone del circuito, e delle CARENZE in altre.

Un po’ come se in un “tubo morbido” che trasporta dell’acqua, intervenissi “stringendolo in un punto”…

Subito dopo la strozzatura si verificherebbe UNA CARENZA… e prima UN ACCUMULO!

La dinamica della VIOLENZA NATURALE.

Che cosa succede quando si “accumula del vapore acqueo in cielo” ?

Prima o poi “piove”!

Più si accumula l’umidità , più violento sarà l’epilogo “in scarico”.

Questo nella realtà di un “ciclo” che ad una fase ESPANSIVA, ne fa seguire una CONTRAENTE… poi nuovamente una ESPANSIVA… e così via.

Nella metafora: l’acqua accumulata nei mari, evapora “espandendosi”, per poi “condensarsi dopo essersi accumulata in cielo” e ricadere come pioggia.

Se qualcosa “forza” l’accumulo in cielo, si genererà un temporale di intensità proporzionale a tale accumulo!

Non voglio indugiare oltre sull’argomento, ma OGNI VOLTA CHE TI TROVERAI A PARLARE DI VIOLENZA, ricorda la sua “affinità CON GLI ACCUMULI”… più che “con l’aggressività”!!!!

(ne parleremo magari meglio in un altro articolo)

Omeostasi ed armonia…

Nel sistema energetico, per un concetto similare al fenomeno dell’omeostasi nella fisiologia umana, si tenderà comunque AD UN RECUPERO DELL’ARMONIA del flusso.

Ma quando “qualcosa ne forza o contamina” lo scorrimento “libero”, la reale ARMONIA non è più raggiungibile, e si tenderà ad “un equilibrio funzionale”.

Fino ad una certa “soglia” la cosa avviene senza conseguenze, oltre quella permangono conseguenze in modo non permanente (che col tempo, cioè regrediscono);

…oltre un’ulteriore soglia le conseguenze diverranno PERMANENTI!

Qualsiasi cosa “rappresenti un blocco o un impedimento al flusso”, causerà una disarmonia.

Assodato questo “concetto logico”, essendo la “rabbia” un tipo di espressione emotiva assimilata al “movimento legno”, che effetto pensi possa sortire NELLA PERSONA e nell’armonia tra i 5 elementi, IL NEGARLA?

Causerà un blocco nella fase “legno” del flusso energetico…

…con conseguente tentativo “naturale” di riarmonizzare l’interazione tra i 5 step, che NON SARA’ di fatto POSSIBILE FINO AL REALE “SBLOCCO”!

Verrà così strutturato un “nuovo tipo di EQUILIBRIO” non armonioso, in cui si perderà “salute” nell’illusione (paradossalmente) di recuperarla!

RICORDATENE OGNI QUALVOLTA TI TROVERAI AD INTERAGIRE CON “PROFETI” DELLE DISCIPLINE ORIENTALI DEL BENESSERE!!!

Imparare a GESTIRE GLI STATI EMOTIVI è possibile, ma bisogna STUDIARE, CAPIRE e SPERIMENTARE VERIFICANDO in modo intelligente.

Le discipline “adatte” ad imparare a gestire gli stati emotivi ESISTONO…

Ma sono IMPEGNATIVI e non sono adatti “a chi vuole spendere POCO per imparare”! …si tratti di “soldi o di impegno in senso lato” non fa differenza!

…DOPOTUTTO, se fosse “così semplice o bastasse realmente crederci forte” (cosa di cui sembra essersi intimamente convinta la maggioranza delle persone)…

come ti spiegheresti COSI’ TANTA GENTE INCAPACE DI PRODURRE RISULTATI “REALMENTE TANGIBILI” e BISOGNOSA DI “RISOLVERE QUESTO PROBLEMA”???

E qui chiudo il paragrafo…

…perchè altrimenti mi si chiude la vena e mi tocca smettere di scrivere per far “tai ji” e recuperare la calma! ;P

COME si pratica il Tai Ji… per ottenerne dei reali benefici… (aspetto mentale)

Come ho ammesso in apertura di articolo, il mio stile di vita è spesso “sregolato” o macchiato da eccessi.

Quando sostengo di “non essere ancora saggio”, va da se che non solo lo affermo con cognizione di causa, ma posso anche confidarti che si tratta di “un mio personale modo” per vivere CON PIENEZZA l’esistenza che ho a disposizione.

Esiste sicuramente un modo “più efficiente” di affrontare alcune scelte, e ci sto lavorando!

Ciò che tuttavia rappresenta LA MIA VIA, non dovrebbe turbare “gli altri” in nessun modo

…dal momento che OGNUNO DOVREBBE ESSERE IN CAMMINO SULLA PROPRIA!

(tanto più se “blatera di libero arbitrio scomodando destino e divinità varie”!)

Il “tai ji è uno dei mezzi” che ho scoperto, “fatto mio”, e che mi permette di “contenere” gli effetti collaterali di eccessi e scelte imponenti che mi sono trovato a dover affrontare sulla mia via… ma NON E’ UNA VIA, o LA MIA VIA!

Via e MEZZO…

Chi non riesce a discernere le differenze tra “VIA e MEZZO” (o le assimila confondendole), finisce di fatto a fare “l’ASPIRANTE imitatore inconsapevole” del DIO/GURU/MAESTRO/FURBO DI TURNO.

E TI CREDO CHE “NON DISTINGUENDO PIU’ TRA LA VIA e il MODO DI VIAGGIARE“, VEDENDOMI cade vittima della sua abitudine inconsapevole a “proiettare IL SUO MODO DI VIAGGIARE nella MIA VIA”!!!

Un ASPIRANTE ALLIEVO mosso dallo scopo di “imparare per acquisire strumenti da utilizzare in autonomia”, non si perde in questa “forma mentis” distorta!

Qualcosa che “i truffatori”, invece, cavalcano in modo profittevole!

Un TIPO DI SPORT ESTREMAMENTE DISTANTE da quello che pratico io come INSEGNANTE e che praticano “gli allievi adatti ai miei corsi”!

(A proposito… non provare MAI a darmi del MAESTRO la seconda volta!!) 😉

Se sei riuscito a seguirmi in questi passaggi, allora possiamo conversare SU UN NUOVO LIVELLO:

IL TAI JI è “un modo di viaggiare”… non “LA VIA”!

Trattandosi quindi di “un modo di viaggiare” espresso “attraverso il movimento fisico“, dovrai IMPARARE A MUOVERTI CORRETTAMENTE usando “la testa come si conviene”.

Solo così avrai a disposizione uno straordinario strumento da utilizzare LIBERAMENTE per prenderti cura della tua salute!

LO RIPETO: “TI DEVI MUOVERE CORRETTAMENTE!”

…EVITANDO di usare il corpo SOLO per muovere l’aria, e tenendo la mente “inchiodata” a pippe mentali “sull’intenzione” che ti hanno spacciato COME IL SEGRETO!

ok??!

Per fare questo devi realmente divenire consapevole di quello che succede dentro e fuori dal tuo corpo, acquisirne “padronanza”, ed avere accesso ad INFORMAZIONI CORRETTE, DI QUALITA’ ed ESPRESSE IN CHIAVE DIGERIBILE!

NESSUNA COSA DA CREDERE!!!

…ma moltissimo da COMPRENDERE con la TESTA, tradurla con il CORPO, e trasformarla in un’abilità armoniosa tra i due!

Quando sarai in grado di padroneggiare questo “strumento”, NON AVRAI BISOGNO DI IDENTIFICARTI IN UN IMPROBABILE “MONACO TAOISTA” (SENZA MONASTERO) per ottenere risultati REALI.

Di “convinti monaci” completamente incoerenti tra il COME PENSANO, il COME PARLANO e il COME VIVONO, c’è fin troppo pieno!

Se tu, come me, NON SEI UN MONACO, evita di voler “giocare al fare l’attore con te stesso“!

Ricordati che “gran parte dei benefici che plasmano l’esistenza degli stessi monaci, dipende proprio dal fatto che vivono IN UN MONASTERO!

Ti è chiaro questo passaggio?

COME si pratica il Tai Ji a lato pratico…

Che cos’hanno in comune il MODO DI MUOVERSI di un CINESE, un ITALIANO e un AMERICANO?

No, non sto per raccontarti una barzelletta, voglio solo guidarti in un semplice ragionamento

SEMPLICE: “la BIOmeccanica”.

Per sviluppare la capacità di “analizzare, scomporre, replicare ed eventualmente spiegare” i movimenti in questa “chiave”, NON SERVE USARE PAROLONI IN CINESE, misticismi o filosofeggiare!

E’ piuttosto necessario possedere svariati tipi di competenze…

…queste spaziano dalla FISICA alla MECCANICA;

…dalla “fisiologia umana” ai sistemi cognitivi;

…dalla comunicazione, alle varie forme di linguaggio;

…dalla gestione degli stati emotivi, alla capacità di “leggere”, strutturare, smontare o correggere le credenze…


NON CERTO DI ABBRACCIARE QUALCHE “CREDO”!!!

Il bello è che “una volta capito COME MUOVERSI”, sviluppando attitudini adatte all’insegnamento, si può guidare anche gli altri ad imparare, parlando in digeribile ed esprimendo i concetti da comprendere in modo sufficientemente CHIARO “per l’ALLIEVO”!

Oltre a queste “competenze”, ti ricordo che ha una “sua importanza” avere a disposizione INFORMAZIONI DI QUALITA’ AUTENTICA, ed una “didattica funzionale” alla reale portata degli allievi.

Quando ho scritto che il tai ji è una pratica FISICA che serve a prendersi cura della propria salute, è tuttavia fondamentale NON BANALIZZARE il concetto espresso!

Usare il corpo “per muovere l’aria” (come dicono i maestri cinesi), o facendo un buon tai ji, NON SONO LA STESSA COSA!

Interiorizzare la struttura corretta, i principi corretti, metterli insieme per sviluppare la dinamica corretta, attraverso cui “iniziare a prendere coscienza” di come vengono espresse le forze in gioco, NON E’ “MUOVERE L’ARIA”!

Progredire a livelli ancora più profondi, dove si inizia a gestire l’armonia delle forze in gioco tra il proprio corpo e l’ambiente, NON E’ UN TIPO DI ABILITA’ CHE DIPENDE “DAL CREDERE IN QUALCOSA”!!!

Stendo un velo pietoso su quegli ambienti in cui “questo qualcosa” gravita attorno a FESSERIE APOCALITTICHE e ritenute “credibili” per inesperienza da un lato, ma anche dalla tendenza a NON INTERPELLARE LA PROPRIA CAPACITA’ DI RAGIONARE o non “darne il valore che merita”!

“La negatività della rabbia”, il paradosso della “meditazione dinamica”, “la via della pace”, “il regalo dei grigi della quinta dimensione”, “l’arma segreta per difendersi dai Bilderberg” o minchiate simili espressi da fuffari senza uno straccio di contesto che renda “comprensibile” cio’ che dicono!

Ti credo che “in questi ambienti che divengono spesso delle VERE E PROPRIE SETTE”, il sottofondo costante sia sempre il DOVER CREDERE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Ora mi calmo… te lo prometto! ^_^

Come capisci, non può essere sufficiente “affidarsi ad un titolo di MAESHTRO e praticare DURAMENTE CON IL CORPO in un ambiente DOVE BISOGNA USARE LA TESTA PER CREDERE”!

Quella, più che una scuola, sembra la “brutta copia storpiata” di una chiesa…

A questo punto, se è realmente quello il tuo bisogno latente, affidati con fiducia “alla parrocchia del tuo paese” ed al prete che la gestisce!

Certo, non è un ambiente che ultimamente “risplende per la propria integrità MORALE”…

…tuttavia è fuori discussione che rappresenti il maggior custode di “ESPERIENZA quando si parla DI FARE QUALCOSA CON LA NECESSITA’ DI CREDERCI”.

Sei d’accordo?

Se vuoi saperne di più, puoi contattarci cliccando QUI

Se vuoi chiedere qualcosa nello specifico o lasciarmi un tuo personale feedback in relazione al contenuto dell’articolo, non dimenticarti di “lasciare il tuo commento qua sotto.

Ti risponderò appena mi sarà possibile… (generalmente entro le 48 ore)

-Zaijian-

Sergio Simoncelli Insegnante Gong Fu

2 risposte su “TAI JI … uno straordinario mezzo per affrontare con intelligenza uno stile di vita poco saggio…”

Carissimo Sergio, in tuo articolo sul tai chi, dicesti che, a fronte di un attacco -yang , lo yin riceve e mette in atto un processo di trasformazione. Utilizza la forza avversaria per deviare l’attacco all’esterno o contro l’aggressore ecc.
Aspetto marziale a parte,questo mi richiama alla mente alcune strategie di psicologia applicata quali l’assertivita’ e la psicologia transazionale.
Nel concreto ad esempio a fronte di rimproveri del proprio responsabile lavorativo,anziché controbattere (altrimenti diventerebbe conflitto o polemica), utilizzi quello che dice come occasione di miglioramento o autocritica e per migliorare l’ambiente di lavoro. Bello e buono, realizzi il taij. Ma sempre? Accade che poi se ad esempio le critiche del superiore di lavoro si facciano magari nel tempo ingiuste ed eccessive. Continuando ad accogliere e trasformare, si accumulano rabbia e malumore. E non sempre le strategie opportunistiche risultano vincenti o appaganti. Ad un certo punto non riesci più a trasformare lo yin. O si confligge o si subisce.. Di situazioni tali nella vita ce ne sono a bizzeffe: professionali, sentimentali e così via.
Non so se son riuscito a spiegarmi in modo esauriente. Tu come la vedi? Come applicheresti il taijquan in questi casi? Non c’è rischio di eccedere nella passività? E allora forse benvenga il conflitto..non so.
Un saluto
-Gianfranco –

Caro Gianfranco, prima di tutto scusami se il tuo commento è rimasto in sospeso così a lungo… ho avuto qualche problemino di “autenticazione” da risolvere per accedere in sicurezza all’utilizzo del blog…
Direi che leggendo ciò che hai scritto, possiamo tranquillamente interagire saltando qualche passaggio…
A voler fare i “puntigliosi”, più che “lo yin utilizza” la forza dell’avversario, è importante (a mio avviso) parlare di “interagire” attraverso lo YIN con la forza YANG dell’avversario.
Ovviamente è una metafora e capisco da quanto hai scritto che “il senso” era comunque questo… proprio perchè il riferimento che fai all’assertività e la psicologia transazionale “abbraccia” esattamente il concetto interattivo espresso dalla filosofia del Tai ji.

Il punto che tocchi successivamente, è a mio avviso collocabile al principio di “soglia”…

Ovvero: più è alto il livello di abilità, e più alta è la soglia di “stress” (passami il termine) che si riesce a gestire.

“SEMPRE” è una di quelle parole che i miei “vecchiotti” sanno di dover utilizzare con le antenne ben alzate, perchè a livello di percezione, genera un effetto “pervasivo” (come le parole TUTTO, NESSUNO, MAI etc…)

La risposta alla tua domanda è “OVVIAMENTE NO”!

Esistono dei limiti, (soglie) oltre ai quali, esponendosi si rischia “un danno plastico”… o la rottura completa.

Personalmente ritengo che una delle abilità fondamentali da sviluppare per il proprio benessere sia la “consapevolezza”. E’ LEI che ci permette di intercettare meglio queste soglie..

Alla luce di questo, vanno fatte delle scelte, ricordandosi che “non ne esistono PRIVE DI PREZZO”!

Ergo, spesso QUI casca l’asino perchè emerge un’evidente tentativo di voler “evitarne o eluderne” il pagamento! 😉

Ti ho risposto?

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