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ARTI MARZIALI SVILUPPO PERSONALE

RIARMONIZZARE vs SFOGARE… Uno dei segreti del successo quando studi un’arte marziale : ” LA TENACIA “

Tenacia 1

Che stupenda immagine evocativa di questa grande virtù: LA TENACIA .

Non di rado, nei vari ambienti in cui si affrontano “dei percorsi”, ho sentito osannare (e talvolta condiviso!) la passione come la principale spinta umana verso il successo.

Pur riconoscendone “l’inestimabile valore aggiunto” che rappresenta, sono tuttavia costretto ad ammettere che:

Il gradino più alto del podio è senza dubbio occupato dalla TENACIA!

Sua è l’indiscussa MEDAGLIA D’ORO d’importanza quando si parla di RISULTATI…

La passione “è una spinta interiore” che ci rende “invisibili TUTTI GLI OSTACOLI”…

La tenacia “è quella spinta interiore” che ci fa “scegliere IL NOSTRO OBBIETTIVO, NONOSTANTE TUTTI GLI OSTACOLI”…

Tenacia 2Deriva dal latino classico tenacitas e rappresenta ciò che ha una grande forza adesiva (cioè “che tiene”).

Ma il suo attributo è stato esteso anche a ciò che manifesta una notevole resistenza alle sollecitazioni…  è la fermezza nella volontà, la costanza nell’azione, la resistenza nella decisione: descrive un atteggiamento risoluto che non si scolla dal proposito e che regge ogni avversità…

Ecco perchè è addirittura più emblematica questa seconda figura, a testimoniarne la sottile differenza col concetto di pura forza.

I percorsi di Arti Marziali, rappresentano una cartina al tornasole per “verificare”  se, e quanto sia solida questa virtù in un individuo!

Ma rappresentano anche una “formidabile palestra” per rinforzarne “i muscoli interiori”.

Vengo spesso criticato (anche aspramente) quando sostengo che le Arti Marziali (specie quelle tradizionali Orientali) rappresentino una straordinaria metafora della vita stessa, anche senza scomodare il “mondo dei combattimenti”!

“La via” insita in ogni percorso marziale, è proprio quella legata al miglioramento, impiegando tempo ed energia per sviluppare abilità e far bene qualcosa.

Pur rappresentando la definizione del kung fu cinese , sono certo che questo tipo di “principio” faccia da cardine per “LA VIA” di qualsiasi disciplina evolutiva… marziale e non.

D’altronde:

Il nemico N° 1, il più importante da battere in assoluto, è e rimane quello che “alberga in se stessi”!

LA MENTE… questa SCREDITATA SCONOSCIUTA…

menteSe volgo il mio sguardo alla storia, non mi riesce proprio di NON SCORGERE UN PARADOSSO che sembra essersi FOSSILIZZATO nella mentalità media umana…

Mentre si rivela molto semplice l’accettare l’IGNORANZA come mancanza di informazioni o di capacità di processarle tipica del passato, altra storia è riuscire a farlo in un’epoca come quella che stiamo vivendo nel presente:

…dove INFORMAZIONI e PROCESSI COGNITIVI sono merce abbondante, comprensibile ed alla portata di TUTTI

E’ ORMAI fatto comune e risaputo il riconoscere nella mente sia il miglior amico che il peggior nemico, tuttavia troppo spesso finisco per imbattermi in mentalità “prive di qualsiasi tenacia”… a testimonianza di una lassività nello spirito senza precedenti e paradossalmente proprio dove albergano “convinzioni di ogni sorta”…

Come può mai essere possibile tutto questo?

Forse “l’intelligenza umana” sta affrontando una sorta di involuzione contrariamente a quanto predetto dai MAYA e dalle civiltà antiche?

Il mio parere spassionato???

NI!

Quando ci ragiono, cerco di immaginarmi le cose attraverso metafore che mi richiamino immagini di esperienze già vissute

Immagina con me:

In una famiglia, ci sono 2 figli…

Uno vive costantemente “viziato e coccolato”, ed ogni bisogno si trasforma in un momento autocelebrativo dei genitori attraverso cui riescono a manifestare “TUTTO L’AMORE CHE NON HANNO RICEVUTO NELLA LORO INFANZIA”…

Si tratta di un “naturale bisogno umano” (puoi leggerne qualcosa QUI)

(Sulla questione “TIPO di Amore” potremmo invece divagare per ore ma eviterei in questo articolo e ti chiedo di seguimi nel “senso della storia”)

L’altro, vive paradossalmente “UN DIVERSO TIPO DI REALTA’…” ogni bisogno diviene “una via attraverso cui INGEGNARSI per trovare soluzioni e soddisfazione”…

Gli stessi genitori CHE DANNO SEMPRE IL PESCE all’altro figlio, con questo attuano “qualcosa di diverso”: gli mettono a disposizione “strumenti” e gli insegnano a pescare…

SOLO A LUI: “offrono mezzi, e tolgono le scuse”!

Ai 14 anni del primo arriva il MOTORINO; ai 18 la MACCHINA; ai 25 LA CASA!

Anche il secondo attraversa le stesse tappe…

Anche lui arriva ad ottenere le stesse cose “per una via diversa”…

…a 30 anni suonati, un giorno si svegliano “grandi”… i genitori scompaiono in un tragico incidente, ed entrambi saranno costretti a far conoscenza con una condizione di autonomia infilatasi in modo VIOLENTO nella propria esistenza…

COME PENSI CHE REAGIRANNO “A QUESTO TIPO DI CAMBIAMENTO”?

Ora, non penso che serva “analizzare e banalizzare EPILOGHI” così scontati…

La domanda che voglio porti è:

Qual’è la reale differenza tra i 2 fratelli???

SEMPLICE: LA MENTALITA’ CHE HANNO POTUTO SVILUPPARE!

La reale condizione a cui “più o meno” la generazione al timone dell’epoca contemporanea si è allineata, è quella del primo figlio della storiella!

Aggiungiamoci, che la tendenza antica a VALORIZZARE MOLTO PIU’ PESANTEMENTE “CIO’ CHE SI CREDE” RISPETTO A CIO’ CHE SI COMPRENDE, ha in qualche modo “catalizzato” un processo di fossilizzazione della mentalità media…

Già!

Perchè contrariamente “a quanto si crede”, il CREDERE (arrogante) che conduce a CONVINZIONI, finisce per generare L’IBERNAZIONE INTELLETTIVA!!!

Un “surrogato della TENACIA”, che invece di fare da “collante” tra il proprio agire ed i propri propositi tenendo la mente di un individuo “sintonizzata” sulla realtà che si vive, finisce per fossilizzare LA PERCEZIONE DELLA REALTA’ SU QUALCHE “CREDO” andandone a sintonizzare la vita reale!

TE LA RIDICO:

Una questione è “incollare” il proprio agire ai propri propositi “rimanendo sintonizzati sulla realtà che si vive”…

Un’altra è “incollare la propria realtà ai propri propositi rimanendo sintonizzati sulle proprie convinzioni“!

Nel primo caso “plasmo le mie azioni”…

Nel secondo “plasmo la mia percezione della realtà”…

Nel primo caso SONO CONSAPEVOLE…

Nel secondo SONO SOLO CONVINTO…

Nel primo caso “sono in grado di accollarmi la responsabilità delle mie azioni”…

Nel secondo “divento il campione dello scarica barile”…

Nel primo caso TROVO SEMPRE UNA STRADA…

Nel secondo TROVO SEMPRE 1000 SCUSE…!

Personalmente NON AMO molto il catalogare in modo dicotomico la realtà… tuttavia qualcuno sosterrebbe che:

Nel primo caso SAREI UN VINCENTE…

Nel secondo caso UN PERDENTE…

Nel primo caso abbraccerei IL SUCCESSO…

Nel secondo il FALLIMENTO…

Come vedi, le speculazioni che gravitano attorno a questo semplice concetto sono moltissime…

LA COSA IMPORTANTE è che COMPRENDI “CHE SI TRATTA DI MENTALITA’…”

E’ ora di “smetterla con lo SCREDITARE AUTOMATICO della mente” divenuto DI MODA sbarbottando sul CUORE come se fosse L’UNICA VIA REALE DI SUCCESSO!

PER CHI HA STUDIATO alcuni processi implicati nelle “dinamiche cognitive”, risulta piuttosto chiaro il legame tra mente e Cuore… 

E anche qualora “non si avesse scelto di intraprendere STUDI DI QUESTO TIPO”, sarebbe sufficiente l’intervento del COMUNISSIMO BUONSENSO associato al VALORE UMANO DELL’INTEGRITA’… attraverso cui MENTE, CORPO E CUORE, “devono viaggiare allineati” e collegati da una COERENZA tra i vari livelli…

Esattamente dove “le mentalità fallacee” come quelle descritte sopra, conducono una persona a PENSARE IN MODO, FARE IN UN ALTRO E SENTIRE IN UN ALTRO ANCORA!

In una sorta di ANARCHIA GENERALE INTERIORE…

Non è un caso che MENTE e CAPO vengano spesso considerati sinonimi…

Non è un caso che nelle arti marziali cinesi sia in voga il detto “taglia la testa al tuo nemico ed il suo carpo cadrà a terra esanime”…

Si tratta di una “splendida metafora” racchiusa nel kung fu cinese che ci fornisce una sostanziale indicazione anche sull’atteggiamento con cui studiare e praticare.

IL KUNG FU CINESE e la MENTE… 

Lascia perdere il “NO MENTE” de l’ULTIMO SAMURAI!

Il film l’ho visto anch’io (e più d’una volta dal momento che sono intimamente suscettibile al valore dell’ONORE per educazione!), ma sono altrettanto consapevole che, se non si è in grado di “comprendere qualcosa”, bisognerebbe quantomeno EVITARE DI CREDERCI CIECAMENTE!

Nel film ci sono in ballo questioni come “la pre-occupazione, la paura che inchioda il pensiero ad un’idea di fallimento, la capacità di utilizzare LE ABITUDINI CREATE CON UN ALLENAMENTO EFFICIENTE attraverso collegamenti sinaptici tra MOVIMENTI e strato sub-conscio della mente”…

Detto in “digeribile”: NON E’ CHE NON CI SIA LA MENTE…!!!!! più semplicemente, dopo ALLENAMENTI “EFFICACI”, è molto più proficuo affidarsi agli AUTOMATISMI creati nello strato sub-conscio, senza “disturbarli” con pensieri CONSCI… OK? 😉

La mente è qualcosa di FONDAMENTALE nello studio e nella pratica delle ARTI MARZIALI…

Ed ancor di più lo è LA MENTALITA’… quella “sovrastruttura della mente” che ne determina l’efficacia e l’efficienza in ambito RISULTATI.

E’ proprio questo a “distinguere pesantemente” l’ambiente della “CLASSICA PALESTRA” in cui vado a SFOGARE le frustrazioni quotidiane (frutto di una mentalità affine a produrle!), e LA SCUOLA DI ARTI MARZIALI!

In quest’ultime NON SI VA “A SFOGARE”!!!  (anche se “marginalmente” si ottiene anche questo “a livelli base”)

Lo studio delle Arti Marziali Tradizionali (specie quelle asiatiche), conduce il praticante a  camminare sulla VIA (TAO, DAO per quelle cinesi, “DO” per quelle giapponesi) dell’ARMONIA, della riARMONIZZAZIONE.

Questo significa che “LE FRUSTRAZIONI QUOTIDIANE” vanno affrontate proprio SUL PIANO DELLA MENTALITA’ CHE LE HA PRODOTTE…!

CAMBIO/CORREGGO la mentalità che le producono, e di conseguenza imparerò ad affrontarle in modo molto più efficace ed efficiente!

MA ATTENZIONE: questo non può essere possibile se L’AMBIENTE DI PRATICA “PREVEDE DI LASCIAR FUORI DALLA SCUOLA I PROBLEMI INDIVIDUALI”!!!

“Nessun problema può essere RISOLTO scegliendo di NON AFFRONTARLO”!!!!

In questo caso, non si tratta probabilmente di SCUOLE INTELLIGENTI, ma di AMBIENTI CHE MIRANO A “DISTRARRE”!!!!

A quel punto, meglio andare in palestra o a fare spinning! Ok? 😉

Quando questo accade, è perchè CHI GUIDA non è in grado di fornire un reale aiuto per la soluzione del problema!

Per cui, ammesso e non concesso che “FARSI CHIAMARE MAESTRI” sia qualcosa di “molto appagante”, “guidare un ambiente plasmato da UNA MENTALITA’ SIMILE” dice già TUTTO e DI PIU’!!!

Non me ne abbiano “i colleghi”, ma IL VERO MAESTRO non è quello che ti chiede di lasciare i tuoi problemi “fuori dalla porta della scuola” o dal tatami, è quello che sa “cogliere dalla difficoltà che un allievo sta affrontando UN’OCCASIONE DI LEZIONE PER TUTTI IN CHIAVE RISOLUTIVA”!

Anche il più COGLIONE DELL’UNIVERSO è capace di “CONVINCERE UN INVASABILE CHE SE L’E’ FATTA ADDOSSO” che quella che ha nei pantaloni NON E’ CACCA ma PETALI DI CRISANTEMO!

Passi il “genitore stordito” che semina idiozia nella mente del bimbo di 2 anni con la pupù santa, (e che comunque “LO RIPULISCE, LAVA E CAMBIA”…) ma il farlo con ADULTI significa CHE QUALCOSA DI VERAMENTE GROSSO E’ VENUTO A MANCARE IN TERMINI DI CRESCITA PERSONALE!

“Giocare a quel gioco” SI TRADURRA’ CON L’INFOGNARE SEMPRE DI PIU’ PROPRIO QUELLI CHE AVEVANO CERCATO UNA GUIDA PARADOSSALMENTE PER “RISOLVERLI I LORO PROBLEMI”… non per “imparare a FARE FINTA CHE NON ESISTONO o peggio ancora, DIPINGENDOLI A LIVELLO PERCETTIVO COME QUALCOSA DI BUONO”!

Questo sadico gioco è quello DEGLI SPACCIATORI!

NON DEI MAESTRI!

NO! In fondo NON mi fanno incazzare “questi personaggi” modello VANNA MARCHI!

Mi fanno incazzare QUELLI CHE SONO DISPOSTI A SPENDERE 8000€ PER MEZZO BICCHIERE DI SALE CHE SONO CONVINTI RISOLVERA’ I “LORO PROBLEMI”, E POI TI CAGANO IL CAZZO  PER 50€ AL MESE A 2 LEZIONI SETTIMANALI, IN CUI PARADOSSALMENTE “METTI A DISPOSIZIONE” TUTTI GLI STRUMENTI NECESSARI A RISOLVERE VERAMENTE IL LORO UNICO E VERO PROBLEMA: “LA MENTALITA’ DI MERDA DA CUI SONO AFFLITTI”!

Ho dedicato un INTERO ARTICOLO a questo argomento!

LA VUOI LA “DURA VERITA’…”?

LA GENTE COMUNE “NON VUOLE UNA VIA PER RISOLVERE I PROPRI PROBLEMI”…

NE VUOLE “UNA FACILE, COMPRABILE E VELOCE” PER TOGLIERE I PROBLEMI DALLA PROPRIA ESISTENZA!

Voglio essere L’EMBLEMA DELLA FRANCHEZZA:

A ME PERSONALMENTE può anche stare che ESISTANO PERSONE DI QUESTO TIPO. “NON E’ UN PROBLEMA”, veramente!

LA COSA CHE “NON DEVE ASSOLUTAMENTE ESSERE” E’ CHE UNA PERSONA DI QUESTO TIPO SI ISCRIVA AI MIEI CORSI  “VENENDOMI A RACCONTARE PUTTANATE COSMICHE del tipo: A ME INTERESSA LA CRESCITA PERSONALE”!!!!!

Perchè “alla PRIMA DIFFICOLTA’ che emergerà durante il percorso di studio”, LA VERITA’ VERA’ A GALLA COME PALLONE CHE VIENE LASCIATO IMPROVVISAMENTE DOPO AVERLO TRATTENUTO SOTT’ACQUA PER ANNI!

La soluzione ALTERNATIVA CHE POSSO OFFRIRTI???

NON C’E’. Fattene una ragione e DROGATI COME GLI ALTRI!

Oppure cercati un uomo IN SMOKING con una strana penna in mano… FISSALA eeeeeh… FLASHHHHHHHHHHH   😉

Man in black flash

SOLO LUI POTRA’ FARTI DIMENTICARE COSTANTEMENTE L’UNICA VERITA’ “CHE TI DISTURBA”:

NON HAI ABBASTANZA TENACIA per conseguire nessun risultato di rilievo che ti prefiggi!!! 

E questo “non rappresenta il TUO PROBLEMA PIU’ GRANDE”, perchè diventare PERSONE TENACI E’ POSSIBILE!!!!

La via delle Arti Marziali per la Crescita Personale, è proprio una di queste… ma NON FA PER TE…

Non perchè ti “mancano i mezzi”, ma perchè NON NE ACCETTI LA MENTALITA’ da abbracciare… Ciò che ti manca è l’UMILTA’ per metterti realmente in discussione, e la VOLONTA’ sufficiente “per stare sul pezzo” il tempo necessario per produrre UN CAMBIAMENTO REALE!

 

E’ SOLO di fronte alle difficoltà che puoi scorgere “la mentalità autentica” di un Artista Marziale…

 

Zaijian  

 

– Sergio –

Sergio Simoncelli Insegnante Gong Fu

 

 

 

 

16 risposte su “RIARMONIZZARE vs SFOGARE… Uno dei segreti del successo quando studi un’arte marziale : ” LA TENACIA “”

Ciao Sergio, leggendo questo articolo ho iniziato a riflettere sui due ragazzi cresciuti per vie diverse e, anche se un po’ si distacca dal contesto dell’ articolo, volevo chiederti secondo te in che misura l’ambiente (inteso come ambiente lavorativo o famigliare o di amicizie, ecc..) influenza l’ individuo e viceversa. Immagino che se si tratta di bambini o ragazzi non si abbia tanto “potere” in quanto “subiranno” l’ ambiente in cui crescono. Ma nel momento in cui si cresce e si diventa potenzialmente liberi, nel caso in cui un ambiente non sia fertile alla nostra crescita, è più saggio cambiare ambiente o il cambiamento deve essere introspettivo e, di conseguenza, se cambio io cambia anche l’ambiente circostante?

Ciao Isborn… temo che tu abbia “travisato” il senso espresso nell’articolo… in sostanza, l’ambiente in cui si vive e cresce, influenza “la mentalità” degli individui… Ma è anche vero che la “mentalità degli individui” è in grado di influenzare “la percezione” della realtà dell’ambiente… L’ambiente NON CAMBIA (a meno che non si sia in grado di influenzarlo o controllarlo!)

Si tratta quindi di riuscire a valutare la questione riferendosi NON all’individuo o all’ambiente… ma alle INTERAZIONI che li collegano… e che plasmano la percezione del secondo da parte del primo.

Quando mi chiedi se è più saggio cambiare ambiente o cambiare dentro, sfoci ulteriormente in un altro contesto: in realtà come posso misurare “la saggezza” di una scelta?!
Una questione è riuscire a inquadrare “il prezzo” di un cambiamento… altra storia definirne la saggezza…

Di solito, salvo “un potere effettivo di controllo o influenza dell’ambiente”, è più praticabile la via del “cambiamento interiore”, ma che questo sia più facile, è tutto da vedere… 😉

Ciao Sergio. Complimenti per l’articolo, veramente prezioso.
L’avevo letto alcune settimane fa ed ero rimasto positivamente colpito, però poi ho avuto delle esperienze in prima persona sull’argomento e quindi ho deciso di tornare a rileggerlo e farti una domanda.

Parto subito contestualizzando perché preferisco sempre questo tipo di approccio in quanto mi coinvolge maggiormente.

Iniziamo! Io sono tornato dal mio iperfantastico Erasmus a Sevilla il 17.02.2016 con tre obbiettivi principali, che ti elencherò in ordine di priorità:
1. Impegnarmi assiduamente ad Ingegneria, visto l’imminente “termine” della laurea triennale.
2. Registrare il mio primo album musicale, già scritto a un buon 65%.
3. Impegnarmi nel svolgere qualche sport per mantenere “sano/allenato” il mio corpo.

Detto ciò ho iniziato a passare le mie settimane(Dal lunedì al venerdì) facendo dalle 7 di mattina alle 7 di sera in università, andando a lezione e studiando. Fino a qui, tutto apposto… L’unica cosa negativa era che uscivo dall’uni che ero abbastanza stanco, però allo stesso tempo soddisfatto.(Cosa molto più che accettabile)
Sentivo che la mia attitudine era molto positiva e stabile.

Una volta affinato che il mio primo obbiettivo sarebbe stato con molta probabilità raggiunto vista la tenacia e la voglia messa nel perseguirlo passiamo al secondo.

Realizzare il mio album. Detto così sembra quasi qualcosa di stupido, invece l’album che ho scritto a Sevilla ha un suo grande “Perchè” intrinseco. Mi spiego meglio, io sono un grande apprezzatore della musica e ho deciso di scrivere il mio album per celebrare, condividere e ricordare tutti i momenti più emotivi che ho vissuto nel mio erasmus(Una cosa che mi tocca molto profondamente).
Una volta avuto chiara la grandezza del secondo obbiettivo, mi ero imposto di esercitarmi a suonare e cantare le mie canzoni tutte le sere dopo essere tornato dall’università. Lo scopo era quello di abituare le corde vocali(Che essendo un muscolo vanno allenate costantemente) a cantare certe note e abituarmi a suonare meglio per poi andare in studio di registrazione la Domenica a registrare il tutto. Già a questo punto, l’obbiettivo del mantenersi in forma con il fisico se n’era andato a quel paese per la mancanza materiale di tempo… Però tutto seguiva una sua logicità visto che era il meno prioritario.

Ciò che ho riscontrato dopo alcune settimane è che, nonostante mi fossi concesso il sabato come giorno sacro del riposo, il mio corpo era giunto in uno stato di “Ansia-debolezza”, una sorta di malessere interiore che ha reso favorevoli le condizioni perché prendessi una pesante influenza, che tutt’ora sto smaltendo.
Questo anche in seguito all’avvicinarsi degli esami e ai scarsi risultati raccolti in studio di registrazione. Inoltre la totale assenza di sport non ha di sicuro aiutato. Avendo giocato a calcio 15 anni ho sempre visto lo sport nella maniera del “Lascio i miei pensieri fuori e mi scarico” e questo un po’ mi mancava. Inoltre lo menziono perché mi sembra abbastanza rilevante, mentre in università incontravo un ambiente che mi aiutava a rimanere concentrato e focalizzato sul mio Goal , quando tornavo a casa ricevevo solo lamentele dai miei genitori che invece di ammirarmi mi dicevano diventi scemo a studiare così tanto torna a casa prima, vai a correre, fai sport… Ma io mi chiudevo in camera mia con la mia amata chitarrina…

Questa è stata la situazione che mi ha portato ad uno stato di malessere…
Ora mi domando, dove ho sbagliato? Nel dosare le quantità forse?
Passare dalle gioie di Sevilla al duro lavoro tutto di un colpo mi ha fatto male..?
Poi francamente non capisco perché mentre all’inizio vedevo lo studiare e suonare come qualcosa di fattibile, più avanti mi sembrava che il sacrificio fosse molto più grosso… Fino a sentirmi sovrastato dalla monotonia…

Devo dire che prima ero ultraconvinto di questa affermazione:
“Sua è l’indiscussa MEDAGLIA D’ORO d’importanza quando si parla di RISULTATI…”(RIFERITO ALLA TENACIA)
Però ora dopo l’esperienza personale vissuta non ne sono più troppo convinto…
Io sono prontissimo a rimettermi in carreggiata e a dedicare tutte le mie energie una volta ancora ai miei obbiettivi, solo che ho paura di ridurmi nella stessa situazione… Inoltre analizzando tutto con logica rimango solamente molto confuso, spero tu possa aiutarmi :)…
So perfettamente che vista la mia descrizione ultrasoggettiva non puoi avere tutti gli elementi per indicarmi dove ho sbagliato, però credo che essendo esperto in campo potrai magari darmi uno o due indizi sul perché fatico tanto nel perseguire i miei scopi.

Ciao Greg…

Intanto grazie per il tuo commento e per la fiducia che riponi “nel mio parere” (anche se di persona ancora non ci conosciamo!)… Se ci pensi, la rete ed un BLOG “di contenuti” possono fare miracoli in tal senso… 😉

Veniamo alla questione…

Procederò con una logica “inversa” al tuo post, in modo tale da guidarti in un percorso duplice:
– da un lato ripercorri A RITROSO “il racconto splendidamente vivido” che mi hai fatto dal punto di vista temporale…
– dall’altro desidero risponderti regalandoti anche delle “dritte” a livello di LINGUAGGIO INTERNO…

Nel contempo, provo a chiarirti la questione medaglia d’oro! 😉

Ti voglio anche fare i miei personali complimenti… l’esprimersi attraverso “metafore” è un tipo di AIUTO INTERNO che molte persone “non sperimentano” e di cui ignorano il profondo potere nascosto! ^_^

Partiamo:

QUESTIONE SUONARE: se analizzi “a mente ferma” l’effetto “SEVILLA”, ti accorgerai che LA FORTE EMOTIVITA’ dell’esperienza ha generato un “certo tipo di effetto”… (forse simile alle sensazioni che vengono provate durante la fase di “innamoramento”!) 😉

Quello che tu “hai vissuto” in quello stato emotivo particolare, è stato “lavorato dalla tua mente” in modo PRIVILEGIATO…

Questo ha prodotto l’effetto “positivo” (ma se mi leggi SAI BENE che uso “con le pinze” i termini pos-neg!) che ti ha “motivato” nell’impegno serale dopo le giornate di studio…

La questione che ti “turba”, sta semplicemente nel fatto che questo “BONUS EMOTIVO” è stato EROSO quotidianamente dal PESO ECCESSIVO che lo studio in università ha generato da una parte, e sulla PRESSIONE sui tuoi “muscoli emotivi” generata da una probabile URGENZA legata all’album!

In effetti, e centri in parte il punto quando poni la domanda: “nel dosare la quantità forse?”, per quanto posso intuire c’è stata da parte tua questa “leggerezza” in fase di “pianificazione della strategia di gestione delle risorse”!

Mi spiego meglio: già il fatto che tu abbia saputo “strutturarti un piano di impegno” in relazione a delle “priorità”, è qualcosa che POCHI FANNO!!!

E questo ti da già “una marcia in più rispetto alla media” (come atteggiamento!)

Nel farlo, hai tuttavia “non tenuto conto di un fattore semplice” (ma subdolo): LA TUA “EFFICIENZA” NON RIMANE “COSTANTE” DAL PRIMO PASSO ALL’ULTIMO nel percorso che hai deciso di affrontare!

Per usare una metafora in linea con il tuo modo di pensare: “nel primo quarto d’ora di partita, a livello di FIATO non rendi come nell’ultimo quarto d’ora”!!

Capisci?

Quindi, in fase di “pianificazione”, DEVI ASSOLUTAMENTE PRENDERE IN CONSIDERAZIONE IL FATTORE “DETERIORAMENTO”!

Gran parte di questo, “viene ricaricato” da un buon riposo e recupero…

Ma se “esageri” nel sovraccaricarti di IMPEGNO sacrificando “il recupero”, ben presto ti troverai a dover fare i conti con l’effetto DEBILITANTE ed erosivo di STRESS, STANCHEZZA ed EMOTIVITA’ che “non spinge più”!

Quando alla fine della giornata arrivavi con segnali di “deficit” su quel piano e ti mettevi alla chitarra, purtroppo hai iniziato a “sovrascrivere” la buona EMOTIVITA’che a SEVILLA hai associato al suonare, con una “NON BUONA”!

Ocio! Non è che quel tipo di emotività sia negativa!!!!!!!!!! La mente ed il corpo “hanno bisogno di staccare la spina” e recuperare… e quel tipo di emotività ha la funzione di RICORDARTI DI FARLO! Quindi “non è NEGATIVA” in senso assoluto!!!! OK???

Il suo EFFETTO rispetto al TUO OBBIETTIVO, casomai lo è!!!! (…se NON GESTITO CORRETTAMENTE!)

Semplicemente perchè NON HAI TENUTO DEBITAMENTE CONTO del fattore “erosione” di cui ti ho parlato!

I TUOI, quando ti hanno detto “ciò che ti hanno detto”, HANNO SECONDO ME DIMOSTRATO DI “VEDERCI BENE”!!!

Poi “sono d’accordo” che LA COSA GIUSTA detta NEL MODO SBAGLIATO in CERTI MOMENTI faccia un effetto TUTT’ALTRO CHE POSITIVO!!! 😉

…ma questo è un altro conto! ^_^

L’erodere le tue “risorse” e la tua motivazione senza “strutturare un PIANO DI RECUPERO”, ti ha portato alla percezione del suonare come UN GROSSO SACRIFICIO! …non perchè LO SIA VERAMENTE, ma semplicemente “proprio perchè è COSI’ CHE LO PERCEPISCI in quel particolare stato emotivo e di risorse ridotte all’osso”!

Ciò che devi fare a “lato pratico” è strutturarti anche UN PIANO DI RECUPERO ENERGIE e MOTIVAZIONE!!!

Motivazione e passione devono “agire in squadra con LA TENACIA”!!!

Solo in quel modo ottieni un effetto SINERGICO!

Se la pianificazione dell’impegno poi è strutturato AD CAPOCCHIAM invece che in modo EFFICIENTE, le uova si trasformeranno facilmente in una BELLA FRITTATA (nella migliore delle ipotesi!) 😉

Ti ritrovi così a pagare il prezzo dell’erosione di parte della squadra per il CREDITO MONOTEISTA che dai ad un solo fattore!!! 😉

Immagina di giocare in una squadra dove LA PUNTA rappresenta il “gingillo dorato del Mr”… e ogni volta che si struttura un piano si dia credito SOLO ALLA PUNTA mentre gli altri ruoli finiscono per fungere da “sovrastruttura” per LUI… Immagini un difensore o il portiere QUANTO SI POSSANO SENTIRE “APPREZZATI IN UNA SQUADRA GESTITA IN QUESTO MODO”!!!??? ^_^

Nel tuo caso, devi prendere il tuo Mr. INTERIORE e “fargli notare” che TUTTA LA SQUADRA DOVREBBE GIOIRE DEL PROPRIO RUOLO! E se rimane pur vero che una SQUADRA ALL’ATTACCO riversa molto peso sulla sua punta, la mentalita’ deve comunque rimanere DI SQUADRA!

O si “vince insieme”, o SI PERDE TUTTI!

Con l’esperienza, potrai inoltre IMPARARE che alcuni aspetti “ISPIRATORI” vanno COLTI AL VOLO… perchè ricreare la spinta gratuita dell’ISPIRAZIONE non è FACILE come “ripiegare sulla DISCIPLINA” per raggiungere I TRAGUARDI!!!

Usando una metafora a me cara: “IL TUO KUNG FU non è stato dei migliori”!!!! Non si tratta semplicemente di DURO LAVORO, ma di un impegno INTELLIGENTE che mira all’EFFICIENZA oltre che all’EFFICACIA!

Il tuo sabato SACRO è stato un OTTIMO TENTATIVO per “dimensionare il recupero”… ma SOTTOSTIMATO!!

Puoi tuttavia “lavorarci sopra” cogliendo la lezione:

…trasforma la giornata “nella tua settimana”… e colloca un SABATO SACRO in ogni giorno di impegno… così facendo, recupererai QUOTIDIANAMENTE!

Uscire e prendere aria (anche per garantirsi un minimo di distrazione) può favorire enormemente il RECUPERO DELL’EFFICIENZA…

Sacrificare il PROPRIO ESERCITO PER UNA GIUSTA CAUSA, non è detto che CONDUCA ALLA VITTORIA DELLA PROPRIA BATTAGLIA!

Sicuramente, il pianificare e progettare una STRATEGIA DI GUERRA EFFICIENTE, alza invece enormemente le chance di successo!

Al posto tuo, leggendo come “funzioni”, non mi preoccuperei poi così tanto da arrivare ad aver PAURA DI RIDURMI NELLA STESSA SITUAZIONE!

Anche perchè dovresti FARE ESATTAMENTE LE STESSE COSE CHE HAI GIA’ FATTO per ritrovartici!!!

Basta quindi “cambiare qualcosa NEL PIANO”, nella strategia, e la STESSA SITUAZIONE NON LA TROVERAI!!!

Questo significa 2 cose:

1) Puoi fare in modo da ritrovartici magari dopo MOLTO PIU’ IMPEGNO!!!! (più in la, più tardi sulla linea cronologica…)

2) Puoi fare in modo da ritrovartici magari dopo MOLTI PIU’ RISULTATI OTTENUTI!!! (arrivare esausti dopo 5 minuti di corsa, o dopo 90 non è la stessa cosa!!!) 😉

Quindi direi: COGLI LA LEZIONE!!!

“C’E’ SEMPRE UN PREZZO DA PAGARE”!!!

Inquadrato quello, puoi “mutare la pianificazione della tua strategia d’azione” e TARARTI MEGLIO!

La cosa che devi evitare COME LA PESTE, è “RINCORRERE L’ILLUSIONE CHE ESISTA UNA VIA DOVE NON CI SIA UN PREZZO DA PAGARE”!!!!

Non direi che la LOGICA TI CREI SOLO CONFUSIONE… devi semplicemente innalzare il TUO LIVELLO DI COMPRENSIONE e consapevolezza in tal senso…

COMPRENSIONE : ogni scelta porta con se un prezzo da pagare… lo stesso “reperire informazioni valide” e imparare a processarle correttamente lo sono!

CONSAPEVOLEZZA : decidere se “vale la pena PAGARLO” e muoversi di conseguenza!

Qualche buono spunto puoi trovarlo in altri articoli qui sul BLOG: quello della “gestione del tempo” ad esempio, o digitando le parole “gestione stati emotivi” nella casellina CERCA!

Saper riconoscere la differenza tra IMPORTANTE ed URGENTE può metterti in una condizione di maggiore efficienza e consapevolezza!

Da quanto posso intuire in ciò che hai scritto: sembrerebbe che la questione “album” sia più urgente degli altri due…

Se non ho capito male, si tratta quindi di un obbiettivo “che genera PIU’ PRESSIONE INTERNA”!

Se vuoi puoi cercare in rete qualcosa che tratti il TIME MANAGEMENT, la PIANIFICAZIONE EFFICACE DEGLI OBBIETTIVI, la GESTIONE DEGLI STATI EMOTIVI o se vuoi puoi venire a schiaffarti un paio di consulenze OLT® e puoi scoprire “A LATO PRATICO” come strutturare e pianificare gli impegni in funzioni dei fattori legati al tempo, la gestione efficiente degli stati emotivi e argomenti ad HOC…

Questo ti darebbe una “traccia” da poter utilizzare in tutti i campi che hanno valore per te, rendendo il tuo impegno molto più proficuo e migliorando la tua efficienza…

La questione, secondo me, non è tanto “nel capire DOVE HAI SBAGLIATO” (TRA L’ALTRO, come vedi c’hai azzeccato!) ;), ma COME AGIRE IN AMBITO “RISOLUTIVO” 😉

Concludendo:

Nella categoria SVILUPPO PERSONALE del BLOG trovi vari articoli ricchi di “spunti” che possono tornarti utili…

Se invece vuoi strutturare “qualcosa ad immagine e somiglianza della soluzione PRATICA alle tue esigenze”, basta che mi contatti in pvt attraverso qualsiasi linea che ho messo a disposizione, e ci accordiamo…

Fammi sapere…

😉

Grazie mille della risposta, ti rispondo solo ora perché ho passato ore ed ore a scervellarmi per assicurami di aver carpito il massimo dalla mia esperienza.

Dunque in primo luogo voglio dirti che ahimè, non ti ho conosciuto grazie ad Internet. Immagino ti facesse piacere il fatto che qualcuno potesse essersi messo in contatto con te tramite il blog, però se devo fare un commento prettamente da “Inge”, la parte degli articoli è abbastanza nascosta nel sito. Io non so se questo sia un qualcosa di ricercato poiché non si voglia condividere questi documenti pregiati con una qualsiasi persona fuori dal contesto, cosa del tutto comprensibile. Però conoscendo lo scopo di un blog, che è generalmente quello di diffondere, mi sono sentito di fare questo commento con lo scopo di darti un feedback da user del blog…spero non sia visto come una critica. ^_^

Ritornando a noi, ci eravamo conosciuti in occasione della serata di presentazione OLT ® e mi avevano portato li il mitico Ariets e il FaunoTAZ. Ero rimasto positivamente impressionato dalla presentazione e visto che siamo in argomento colgo l’occasione per domandarti se partirà mai questo corso. (In caso partisse hai già un iscritto assicurato 😉 ).

Per quanto riguarda la tua risposta al mio commento, ti ringrazio moltissimo…
Innanzitutto per l’abilità di adattarti al mio gergo, con le metafore calcistiche sei stato chiarissimo. 🙂
Poi a livello di analisi della vicenda il tuo punto di vista mi ha decisamente illuminato la strada e mi ha fatto trovare le energie per rimettermi a sperimentare nuovi metodi e ad imparare in caso di fallimento… In particolare credo che quello che farò sarà organizzarmi un’altra volta come avevo fatto all’inizio(Ovviamente con un nuovo programma con il mio “SABATO” quotidiano).. Però stando più attento ai messaggi del mio corpo e al mio grado di efficienza momentaneo e soprattutto revisionando il piano di settimana in settimana.. Fissando un momento in ogni settimana dove buttare giù il programma..
Questo mi sembra il metodo più adatto anche perché dovendo incidere canzoni diverse con il passare delle settimane, dovrò anche imparare a motivarmi diversamente per riuscire a ricreare il mood del singolo pezzo..

Riguardo al discorso di importanza/urgenza credo di aver capito che per me:
L’università abbia maggior importanza e urgenza del mio secondo obbiettivo. Mi spiego meglio, per quanto riguarda l’università mi mancano degli esami e in testa avrei già una data entro il quale potrei averli terminati. Invece l’album è meno importante anche se non di molto ed è senza scadenze.. Però l’urgenza dell’album essendo una urgenza “EMOTIVA” a volte mi pesa più che altre.. Inoltre per l’album c’è un limite delle risorse ossia che posso accedere allo studio di registrazione solo la Domenica, cosa abbastanza scocciante… Però sulle risorse ci sto lavorando…

Comunqueeeeeee, non avevo proprio idea che si potesse far richiesta di consulenze OLT o di tutte le altre cose che hai menzionato!
Ora che lo so, la prossima volta che mi blocco me ne sparo una senz’altro!
Se fai partire il corso è ancora meglio, così evito di bloccarmi ahah

Grazie milleeeeee Sergiooooooooooooo 🙂
A presto!

Ps. So che magari non ti ricordi di me, è stato solo un giorno ed ero solo uno spettatore in più, magari guarda il mio profilo facebook ahah.

Ciao Greg!

Il tuo parere da Inge mi interessa… (e comunque anche le CRITICHE sono benaccette quando sono costruttive!)… magari scrivimene in pvt su facebook… così mi spieghi bene cosa intendi…

LO SO che non ci siamo “incontrati in rete”! ^_^

Ricordo la serata, ma anche che poi abbiamo sempre e solo “interagito” tramite la rete! 😉 …intendevo questo… ^_^

Per il corso OLT®, hai RAGIONISSIMA!

Fortunatamente si sono sbloccati proprio negli ultimi 2 mesi degli intoppi ad alcuni progetti (di cui quel corso faceva parte per vari motivi!)

Ergo, “TIENITI PRONTO”, perchè da SETTEMBRE si parte VERAMENTE! 😉

http://www.fengchin.org/benessere-psicologico/

A questo link trovi le informazioni di rito sulle “consulenze” messe a disposizione sul SITO FENG CHIN… ^_^

Sono felice che le dritte che ti ho dato abbiamo “fatto un po’ di luce”, ricordati di leggere l’articolo!

Urgenza e Importanza, non vanno considerate “singolarmente”… MA ASSIEME! E danno così luogo a 4 AREE distinte, in cui il TEMPO assume un valore ed una emotività completamente diversa… 😉

Se vuoi qualche “dritta in più” basta che mi lasci un commento direttamente su quell’articolo! 😉

A presto! 😉

Ciao Sergio. Te parli di focalizzarsi su un obiettivo. Ma se il mio obbiettivo cambia? Crolla il castello?

Ciao TAZ…

Se il tuo obbiettivo cambia “prima di averlo raggiunto”, significa che iL CASTELLO NON E’ MAI STATO COSTRUITO!

Un obbiettivo “non può cambiare” se è stato deciso in modo intelligente ed accurato…

La domanda è: SE HO PRESO UNA DECISIONE DI QUESTO TIPO, perchè mai dovrebbe cambiare??

Mi fai un ESEMPIO PRATICO di ciò che intendi? ^_^

Mmmm. Con la tua spiegazione mi sono un po chiarito.
Esempio: io ho scelto di fare Ba Ji per un determinato esempio il benessere fisico.
Poi tutto cio cambia perché il benessere fisico non è più una mia priorità (o magari l ho raggiunto).
Però in questo caso il mio obbiettivo è fare BaJi giusto? Il perché è un secondo obbiettivo?

Mmmm… nell’esempio che mi hai portato,la questione è un po’ diversa…

Nel senso… il tuo obbiettivo è “IL BENESSERE FISICO”… tieni presente che un obbiettivo formulato in questo modo significa TUTTO e NIENTE! (non va bene come formulazione!)

Il fare BA JI può essere un obbiettivo… (se sei convinto ad esempio che il BA JI rappresenti qualcosa) in tal caso plasmerai la “percezione della realtà in funzione di ciò che credi sul ba ji!)

IL PERCHE’non è un secondo obbiettivo… è CIO’ CHE DA LA “MOTIVAZIONE”… il “Motivo” per cui lo fai…

Quando ad esempio dici: “Poi tutto cio cambia perché il benessere fisico non è più una mia priorità (o magari l’ho raggiunto).”, CANNI A BESTIA LA QUESTIONE!

Il benessere “è uno status che dipende dal modo in cui vivi”… Detto in altre parole, è come se tu fossi 107 chili e come obbiettivo di prospettassi il PERDERE 17 CHILI…
Quando li avrai persi dopo 8 mesi di “farti il culo”, la motivazione cesserà improvvisamente al grido interno: “OBBIETTIVO RAGGIUNTO”!

Passerà qualche giorno, ed il “peso della dieta frustrante” e dello stille di vita TROPPO LONTANO DALLA TUA NORMALITA’ che hai abbracciato per perdere chili, ti presenteranno il conto…
E probabilmente, nel giro di poche settimane ti ribeccherai tutti e 17 PIU’ IL “BONUS BENTORNATO SBOLDRONE”! ^_^

Un’altro paio di maniche è porsi lo stesso obbiettivo formulandolo in modo “DIVERSO”… più intelligente, verificabile e misurabile…

Per esempio: da oggi mi impegno ad abbracciare uno “stile di vita” di una persona della mia corporatura che pesa 90chili!!! Appena li raggiungi, per la tua mente IL COMPITO NON SARA’ FINITO!!!! Lo sara’ SOLO QUANDO l’insieme delle abitudini che hai costruito saranno in linea col TE STESSO DI 90KG!

E quando sarà la tua nuova normalità, di sicuro non sarà frustrante!

Ti è più chiaro?

Poi ovvio, “gli obbiettivi devono avere senso”… Se per smettere di fumare “gradatamente” stabilisco di fumare una cicca solo dopo il caffè e BEVO 74 CAFFE’ AL GIORNO che obbiettivo è!??!?! 😉

Ps.quando “l’obbiettivo cambia ANCOR PRIMA DI ESSERE RAGGIUNTO”, di solito c’è ODORE DI “VOLPE E L’UVA”! 😉

Chiaro Sergio! Il fulcro quindi è stabilire obbiettivi intelligenti e con un senso?

Esatto Taz…

Va poi “studiato” cosa significhi quell’INTELLIGENTI ed il COME farlo… 😉

Molti di quei passaggi sono “controintuitivi”!!! …motivo per cui “VA STUDIATO” il modo di farlo… 😉

Ciao Sergio..
Alla fine dell’articolo scrivi che si può diventare persone tenaci…figo!!
Ma come? Come posso allenare la tenacia?

Ciao Michele…

La risposta alla tua domanda è: STABILIRSI UN OBBIETTIVO E “STARE SUL PEZZO FINO AL TRAGUARDO”!

Superfluo puntualizzare che “qualcuno nasce un questa caratteristica per natura” (con pro e contro), la verità è che si può COMUNQUE REPLICARE!

Basta “agire in modo intelligente” e porsi degli obbiettivi “gradatamente” sempre piu’ difficili…

La questione che suppongo volessi sollevare è tuttavia più di natura pratica, giusto? 😉

In linea generale, si deve lavorare sulla DISCIPLINA e su tutta quella parte di conoscenza che riguarda gli aspetti “cognitivi” a livello umano…

Gestione emotiva…

Motivazione…

Gestione del tempo…

Ottimizzazione dei processi di apprendimento… etc…

La questione reale è tuttavia che anche DOVE QUESTI STRUMENTI VENGONO MESSI A DISPOSIZIONE, il vero “tallone d’Achille” si rivela sempre essere IL “NON VOLE PAGARE IL PREZZO NECESSARIO” per ottenere certi risultati!

SI DEVE “CAMBIARE QUALCOSA” per sviluppare qualsiasi abilità… ma comunemente si “vorrebbe cambiare i RISULTATI” FACENDO SEMPRE LE STESSE COSE e PENSANDO SEMPRE NELLO STESSO MODO!

Si predilige alla lunga (PER COMFORT PSICOLOGICO) LA SPERANZA, LA FORTUNA, LA CONGIUNZIONE DEGLI ASTRI e “QUALCUNO O QUALCOSA CHE SI FACCIA IL CULO AL POSTO NOSTRO”! ^_^

Con un “usare la mente in questo modo” DOVE VUOI CHE SI VADA!??! 😉

Uno dei concetti “più IMPORTANTI ed UTILI” che abbia mai avuto la possibilità di testare è questo:

“OTTIENI I MEZZI, TOGLI LE SCUSE…”!

^_^

Grazie come sempre della risposta!!! 🙂
Si si, la mia domanda era proprio incentrata sulla pratica per aumentare la tenacia.
Ormai, leggendo gli articoli e partecipando alle lezioni la “teoria di base” inizia a prende forma..e avere qualche “trucchetto” in più per provare a mettere in pratica le cose fa sempre comodo 😉

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