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ARTI MARZIALI SVILUPPO PERSONALE

SII ALLIEVO… Cosa “NON dovrebbe fare MAI a lezione (e perchè)” uno Studente di arti marziali INTELLIGENTE e RISPETTOSO…

Sii ALLIEVO

Ti presento “il primo di 8 articoli”, che riguarderanno I SEMPLICI “SUGGERIMENTI” che un Artista Marziale di buonsenso dovrebbe non solo rispettare, ma avere come dotazione di base!

Chi mi conosce “sa” che “non mi faccio chiamare Maestro” e che nei “miei corsi” NON ESISTE un vero e proprio regolamento…

Chi mi conosce “bene” sa anche il perchè…

TUTTAVIA, non è che nella mia scuola “ognuno possa fare quello che gli pare“…!

O meglio: Lo può fare ma “deve essere pronto ad assumersene le responsabilità

Sembra una banalità condivisibile con “ogni cellula del proprio corpo”…

MA I FATTI “DICONO ALTRO”…!

Le “8 REGOLE NON REGOLE“…

Negli ambienti FENG CHIN è a disposizione di chi frequenta i Corsi, un quadretto con 8 SEMPLICI SUGGERIMENTI per “ricordare” allo studente dove si trova (NEL CASO GLI/LE FOSSE SFUGGITO!)…

8 dritte che richiamano semplicemente “al buonsenso”…

OVVERO:

Nulla in più di quanto “un individuo intelligente e rispettoso” dovrebbe essere in grado di manifestare NORMALMENTE ed in modo AUTONOMO…

Eppure… non passa stagione dove “qualcuno” riesca a resistere al dover “REGALARE” ai compagni, agli insegnanti e alla scuola, delle performance (talvolta “da campione”) di arroganza, presunzione, o più banalmente di stupidità o mancanza di consapevolezza.

Questo, è per “la guida”, motivo di IMBARAZZO e spesso FONTE di GRANDE AMAREZZA… (quando non si traduce in problemi veri e propri!)

Si desidererebbe relazionarsi quantomeno con “persone adulte”, ma la realtà nei fatti, è che spesso “ESIGENZE, ATTEGGIAMENTI o ABITUDINI PERSONALI”, finiscono per portare un allievo su una via “ostica”…:

…quella in cui si finisce per…

…Obbligare un insegnante a “fare il genitore” (o il KAPO KATTIVO!) … a cui puntualmente verrà contrapposto un’improbabile adulto o subordinato oppresso!!!

Parliamoci chiaro:

…al di là “del fastidio umano” che comporta il dover impiegare tempo ed energie per dover “educare o rieducare” UN ADULTO che è “lì PER ALTRO”…

…NON SI CAPISCE PROPRIO che il farlo toglie risorse all’ambiente dove ci si trova per “studiare e praticare”?!?

Passi se la cosa avviene “in fase cazzeggio” o al BAR tra amici… ma durante una lezione si trasforma in un “danno” per se e per gli altri!

Per non parlare dell’arrogante inopportunità degli individui che, INVECE DI CHIEDERE SCUSA A TUTTI e rimettersi “in rotta”, arrivano addirittura a giustificare e legittimarsi tale comportamento!

Paradossalmente “danno molti più grattacapi” gli studenti ADULTI che i BAMBINI!

Con i quali tra l’altro, un SOPPORTO EDUCATIVO è contemplato e per certi versi “dovuto” come guida…

BISOGNI PERSONALI? Vediamo “almeno” di fare GLI ADULTI…

Prima ti ho menzionato “le esigenze personali” come una delle motivazioni più diffuse a comportamenti inopportuni…

Vedi questo piccoletto?

Lui vive effettivamente una condizione per cui “i suoi bisogni personali” vincolano ogni sua azione…

Infatti “ha bisogno”che qualcuno:

  •   lo nutra…
  •  pulisca…
  •  lo faccia crescere…
  •  lo vesta…
  • gli faccia scoprire il mondo…
  • vigili sulla sua incolumità…

…insomma:

La sua esistenza è legittimamente incentrata SUI SUOI BISOGNI.

Ma quando “UN ADULTO” si sente nella posizione di “INCENTRARE TUTTO “sui propri … BEH, qualcosa di importante “non va”… e non è certo dell’insegnante di Arti Marziali l’ONERE di doversene far carico!

Per anni ho lasciato “liberi” gli allievi di poter esprimere apertamente un proprio disagio…

Auspicando in un “interesse collettivo” a cogliere l’occasione per affrontare e risolvere il problema “di uno”, con il supporto della guida e il sostegno dei compagni…

Prima o poi, dopotutto, capita a tutti di incappare nella “giornata storta”… e se la lezione diviene un “aiuto istantaneo” a chiunque viva una vita normale, “perchè no!?!?” ho pensato…

Ma mi sbagliavo… (o meglio: tranne qualche “mosca bianca” sinceramente interessata al benessere ed alla crescita personale, la realtà media è un’altra!)

Ammesso che “l’esigenza personale si limitasse alla soluzione di un malessere passeggero”,  troppo spesso mi sono ritrovato invischiato in una sorta di PRETESA (più o meno consapevole) che siano gli altri a doversi accollare la responsabilità di cambiare le cose per risolvere i nostri problemi!

E dopo l’età infantile non lo trovo accettabile…

ABITUDINI PERSONALI… si possono “correggere, sostituire o creare da zero”!

La ripetitività di alcune azioni, specie se ciclica e continua, conduce rapidamente allo sviluppo delle abitudini…

Tecnicamente vengono create “delle connessioni neuronali” che dallo strato subconscio della mente guideranno un individuo come una sorta di pilota automatico…

Esistono “tecniche vere e proprie” (un allievo di A.M. dovrebbe saperlo… e soprattutto chi  insegna!) che permettono di correggere, sostituire o creare da zero delle abitudini.

Tecniche che possono surrogare, sostenere e talvolta sostituire “gli effetti del lavoro manuale”…

Gran parte del “controllo” di questi processi, avviene infatti a carico della mente, da cui dipende direttamente lo stesso corpo del praticante…

Ma di questo parleremo magari in un futuro nuovo articolo…

ATTEGGIAMENTO: l’aspetto più trascurato, piu’ deficitante e paradossalmente più importante per un allievo di Arti Marziali…

Diversamente a quanto si tende a credere, l’atteggiamento a cui si fa riferimento NON E’ L’ASPETTO FORMALE o L’APPARENZA DI CUI SI VESTE UN INDIVIDUO!

Per certi versi non c’è nulla di più intimo ed interiore… “la sostanza”.

E’ qualcosa di correlato agli stati emotivi e psicologici con cui si approccia alla pratica… ma quelli autentici!!!!

…NON QUELLI CHE SI MOSTRANO…! (cavallo di battaglia di IPOCRITI e FUFFARI!)

E’ dove la maggior parte dei praticanti “deficita”, ma anche la parte DOVE PUO’ MIGLIORARE DI PIU’!

Facile?

NO.

Dal momento che è fattibile, tuttavia, un individuo che si adopera per la propria crescita personale NON DOVREBBE PROPRIO TRASCURARNE IL VALORE!

Un esempio qualsiasi di un allievo qualsiasi…

Ti ho menzionato qualche riga fa “le 8 regole non regole”…

Prendiamo in esame la quarta:

4) SII “ALLIEVO”… Prima di correggere i tuoi compagni, correggi te stesso…

Non solo perchè sei qui per imparare, ma perchè un domani potresti ritrovarti veramente nel ruolo di “insegnante”, e la PRIMA COSA da insegnare è proprio “COME IMPARARE”…

Sai perchè ho ritenuto importante “fissarla”?

Semplicemente perchè è uno degli atteggiamenti classici, in tutti quei corsi dove sussiste “una certa libertà”…

Tu stai tenendo o seguendo una lezione (dipende se sei il docente o uno studente), e all’improvviso compare “il maestro nascosto”… che si è improvvisamente “stancato” di fare l’allievo…

Negli ambienti autoritari, infatti, difficilmente un allievo si “erge” ad insegnante durante la lezione”!

La questione è che tale atteggiamento, non dovrebbe emergere neppure dove il Leader utilizza una chiave “non coercitiva” per guidare gli studenti…

Se capita, significa che “qualcuno deficita in termini di buonsenso”, e ha intimamente bisogno che la disciplina gli/le venga imposta dall’alto!

Ragioniamoci insieme… “come un allievo !”

Già…

…perchè quello che ho notato “troppo spesso”, è che qualcuno si dimentica molto velocemente di “pensare” da allievo”, e si mette a fare “il maestro” fuori ruolo…!

Poi “offri loro l’opportunità di guidare la lezione” ed entrano improvvisamente NEL PANICO incartandosi tra 34000 scuse…

Se hai frequentato o frequenti spesso dei corsi, ti sarà sicuramente capitato di imbatterti in una di quelle persone che “smette improvvisamente di studiare durante la lezione”, e nonostante UN INSEGNANTE GIA’ CI SIA, non riesce  a placare la propria necessità di andare a “correggere” (ops… AIUTARE è più carino!) i compagni…

Volendo abbracciare “la vena del buonismo”…

…presupponiamo che l’intenzione sia bonaria (PER SE STESSO DI SICURO dato che probabilmente si ha bisogno di sentirsi “un po’ importanti”…)

…E sorvoliamo sul voler sviscerare la questione attraverso un processo che FINIREBBE PER SORTIRE L’EFFETTO DELLA CARTA TOPICIDA:  SENZA SCAMPO…!

Ci sono VARI PUNTI che (purtroppo) certificano una certa stupidità in tale atteggiamento:

1) Si sta pagando una quota per avere accesso, durante la lezione, ad informazioni “da processare” attraverso un LAVORO INTERIORE…

Se “paghi per imparare”, ed impieghi il tempo PER FARE ALTRO…

…beh… non mi sembra una dimostrazione di GRANDE INTELLIGENZA!!!

2) Se si desidera contribuire realmente all’imparare “degli altri”, PRIMA E’ NECESSARIO IMPARARE PERSONALMENTE!

Da qui il testo della quarta Regola NON Regola…

Se hai iniziato l’altro giorno con decorrenza stasera, non trovi CHE FORSE sia prioritario preventivamente imparare ed approfondire tu stesso quello che stai spiegando agli altri?!?!?!

Vedete… poniamo il caso di “un raro talento“…

Contestualizzando l’argomento alle arti marziali…

…Esistono infatti degli individui che apprendono alla velocità della luce…

Questo per una serie di “fattori PSICO-MOTORI interni” piuttosto rari e che permettono “al titolare” delle prestazioni INCOMPRENSIBILI ed NON EMULABILI (nel breve termine) dalla maggior parte di noi…!

L’arte del guidare gli altri  ad ottenere risultati, è qualcosa di scorrelato da questo!

In altre parole…

Il fatto che tu riesca ad apprendere con facilità, non significa che tu sia in grado di guidare un altro a far la stessa cosa!!!

Paradossalmente, QUESTI SONO CASI MOLTO RARI!

Tendenzialmente infatti, sono proprio gli allievi dai risultati pratici piu’ scarsi a cimentarsi IN QUESTO SPORT!!!!!

ORA… che tale atteggiamento sia una reazione alla propria scarsità nel DNA…

…o che più semplicemente risultino “piu’ scarsi della media” proprio perchè hanno un atteggiamento del genere, IO UN’IDEA FRANCAMENTE ME LA SONO FATTA! 😉

DI SICURO, focalizzando le proprie risorse SUL PROPRIO OBBIETTIVO, avrebbero qualche chance in più di migliorare, e di farlo “in tempi certamente diversi”!

Darebbero così, tra l’altro, un OTTIMO ESEMPIO, e per “gli emulatori” sarebbe senza dubbio L’AIUTO MIGLIORE!!!

Rispondere ad un “impulso emotivo” compassionevole o solidale, NON FA DI SE UNA PERSONA BUONA!  

Anzi, in un contesto dove nessuno sta maltrattando nessuno è un atteggiamento che denota PIU’ EGOISMO che ALTRUISMO!

Scatta una “pulsione interiore” (di solito perchè SI GUARDA PIU QUEL CHE FANNO GLI ALTRI CHE QUELLO CHE SI STA FACENDO!), ed improvvisamente si sente la chiamata DIVINA che dall’alto dei cieli suggerisce di “SACRIFICARSI e intervenire su quello che stanno facendo”…

Insomma: in preda ad una “pippa mentale bella e buona”, gli altri divengono un ottimo COMBUSTIBILE per alimentare il “proprio io”!

3) Essendoci già una guida, non si recepisce proprio “la mancanza di rispetto” nel PASSARE SOPRA alle scelte del leader?!?!?

Questo è prima di tutto UNO DEI FATTORI in assoluto più disgreganti della sinergia di un gruppo…

…ma è anche una prova inequivocabile della tangibile incapacità  di percepire il “valore” della guida presente… e delle sue scelte in ambito di insegnamento!

L’agire in tale modo, denota una marcata PRESUNZIONE e una considerevole STUPIDITA’.

L’allievo che si comporta in quel modo, NON è AL CORRENTE DELLE STRATEGIE FORMATIVE IN ATTO, NEL 99,99999% DEI CASI!

…e come se non bastasse, rischia addirittura di contaminare il “lavoro della guida” ed arrecare DANNI a chi “voleva aiutare”!!!!

Se, per esempio, un allievo ha qualche problemuccio nella fase RICETTIVA dell’apprendimento (ovvero a cercare le informazioni “fuori di se” ed immagazzinarle nella sua mente” attraverso l’osservazione) dovrebbe lavorare su quello ed  allenarsi sulla propria capacità di emulazione…

QUALCOSA IN SENO ALL’APPRENDIMENTO STESSO, ma che per varie ragioni risulta spesso “sopito” o giace come “abilità naturale momentaneamente in letargo“!

L’insegnante abile che se ne accorge, cercherà di STIMOLARE l’allievo a imparare a pescare, più che a riempirgli costantemente il cesto di pesci!!!

Anche perchè, in tutta probabilità, si tratta esattamente di ciò che ha condotto a mandare in pensione la capacità di farlo!

Se anche l’INTENZIONE come compagno fosse bonaria, VA EVITATO!

Perchè rifarebbe precipitare “nel comodo” la mente di chi stava affrontando l’indispensabile uscita dalla propria “zona di Comfort” per riesumare l’abilità sopita.

Per rispetto al docente in primis e per “non sufficiente competenza” (un po’ di umiltà non fa male!), sarebbe quindi il caso di “astenersi dal fare il maestrino fuori ruolo”, e mantenere le proprie energie ed il proprio tempo, focalizzati SU CIO’ CHE SI STA’ IMPARANDO!

I “RISULTATI REALI PROPRI E DI TUTTI ne gioverebbero sicuramente”…

L’ALLIEVO da eliminare sedutastante: L’ARROGANTE.

Ora ti chiedo un fondamentale sforzo di comprensione:

La parola “arrogante” è una delle più blasonate, incomprese e speculate della storia moderna…

L’immagine di cui mi sono servito qui, richiamerebbe la figura di “un maestro che chiude la bocca con la violenza ad un allievo”…

 

Prova ad immaginarti la versione opposta:

L’allievo che, non considerando DI VALORE ciò che il Maestro dice, si erge al di sopra di tutto e si legittima impropriamente di FARE LUI una SUB-LEZIONE!

La rete pullula di “fenomeni simili” nelle scuole… dove i professori sono ridotti ad essere minacciati ed oggetti di violenze varie da cui non si possono neppure difendere…

Pena l’immediata denuncia del “genitore New Age” … a cui, di solito, non è bastato  “‘l’ottimo lavoro” con l’educazione del proprio figlio bulletto…!

Oltre al danno, anche LA BEFFA!!!

In un ambiente dove si insegnano le Arti Marziali, sinceramente la vedo improbabile come “modalità manifesta”…

Tuttavia esistono delle forme più “subdole” di prepotenza che VALE LA PENA PORTARE A GALLA…

L’ALLIEVO più impegnato a “giustificarsi che ad imparare”…

 Si tratta di un atteggiamento “di confine”…

ALCUNI si rendono conto di aver fatto involontariamente la pipì fuori dal vasino, e molto semplicemente ritornano in rotta CON UNA CONDOTTA INTELLIGENTE E RISPETTOSA (nei confronti di tutti)

Altri iniziano con “la ricerca continua di giustificazioni” e finiscono per approdare  all’autolegittimazione!

Il buonsenso è ufficialmente stato licenziato…

I richiami “vengono percepiti come rotture di palle sterili” O INGIUSTIZIE AUTORITARIE (paradossalmente “questi individui” blaterano di “ascolto”…)

L’unica “via” che rimane ad un docente che abbia a Cuore il benessere del gruppo, è quello di…

… ALLONTANARE “la mela marcia”…

…perchè se si trascura l’effetto che può avere in una cassetta tra “mele buone”, si corre il rischio che ne finiscano intaccate o marcite altre…

Come “ho sempre detto”, le persone NON SONO COME LE MELE…

Anche se “guaste”, possono cambiare, migliorare e tornare alla salute…

 

TUTTO VERO, tranne in un caso:

L’ allievo ARROGANTE

Forse non lo sapevi, ma in alcune “filosofie orientali”, l’ARROGANZA rappresenta il 7° livello di malattia su 7!

Questo perchè , essendo il MALE dell’atteggiamento, si riflette in ogni cosa che facciamo!

 Generando di conseguenza tutti i precedenti 6 livelli!

Rappresentando una modalità “di blocco” al normale fluire dell’energia…

(il concetto di SALUTE nella M.T.C., è infatti assimilato ad un sistema energetico in armonia… senza blocchi che ne cagionino ristagni, accumuli, o vuoti durante il percorso nel corpo)

La persona arrogante, è inoltre INTIMAMENTE INCAPACE DI METTERSI REALMENTE IN DISCUSSIONE…

Nulla filtra più tra esterno ed interno. E tra interno ed interno… COME SE SI DIVENISSE “A COMPARTIMENTI STAGNI”… privi di “intercomunicazione”!

Rinchiusi in un tale “stato percettivo”, diviene materialmente IMPOSSIBILE CAMBIARE!

Ed a quel punto, “mele o persone”, non fa differenza…

Talvolta, “schiacciate” dal bisogno e dalle conseguenze che un tale atteggiamento produce, ricercano persino “DI ERODERE DALL’INTERNO” tutto il valore presente in un gruppo…

…di cui “si sfamano”… incapaci di “riconoscere, rispettare e coltivarne in autonomia i fondamentali”…

Motivo per cui, SE NON LI CACCI, rimarranno fino ad averlo ridotto “pelle ed ossa” …

Esattamente come “opera il cancro”.

Conclusione

Alla fine di questo lungo articolo, ci terrei a precisare 2 cose fondamentali:

  1. Se capita che una volta un tuo compagno ti chieda un aiuto per un esercizio, “quella volta” aiutalo pure… ma con serenità chiedigli anche “per quale motivo non lo chiede al docente a disposizione e che sta pagando per imparare”!

     Scoprirai che 9 volte su 10 “ha già un compito da eseguire”, ma non trovandolo “appagante sul breve termine”, preferisce “credere” che le informazioni che ha a disposizione NON SIANO STATE SUFFICIENTI o adatte a lui!

Se invece vedendo un compagno “in difficoltà” TI PARTE L’EMBOLO DI DOVERLO SALVARE A TUTTI I COSTI, sappi che “ogni tappa di un qualsiasi miglioramento” prevede UN DISAGIO come prezzo da pagare!

Privarlo di quel prezzo corrisponde a togliergli IL POTENZIALE DI CRESCITA!

COMUNQUE SIA, UNA SECONDA VOLTA “NON CI DEVE PIU’ ESSERE”! Sei anche tu li per studiare e imparare OK? (salvo direttive diverse del tuo docente ovviamente, O IL CASO IN CUI tu sia realmente al corrente della strategia didattica dell’insegnante!)

 

2) Se “sei una di quelle persone dalla critica facile” ogni volta che s’imbatte in letture di  più di 4 righe…

…sappi che queste 2700 parole hanno solo “scalfito la superficie” del valore concettuale che ruota attorno alla QUARTA REGOLA NON REGOLA…!!!

E se in questi giorni mi sono ritrovato a dedicare ore ed ore alla stesura di questo articolo, è soprattutto perchè “di quelle 4 righe” la persona media non ci capisce quasi nulla!

Nonostante annuisca con la testa, condivida appena se ne discute, e “a parole” risulti perfettamente in grado di “risuonarne con il valore profondo”… ^_^

Buona riflessione…

– Zaijian –

Sergio Simoncelli Insegnante Gong FuSergio

 

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